Mef-Mise-Bankitalia “potenziano” l’accesso ai finanziamenti

Gli ambiti di intervento della nuova missione, denominata “strategia per la crescita”, vanno dal rafforzamento dello strumento della garanzia pubblica allo sviluppo di fondi di credito.

Si chiama ‘Finanza per la crescita’ la strategia che il Ministro dell’economia e delle Finanze, Pier
Carlo Padoan, e il Ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi, hanno
concordato per potenziare gli strumenti
di finanziamento delle imprese,
soprattutto piccole e medie, e superare così le
difficoltà che ostacolano il rilancio degli investimenti.

L’iniziativa, alla
quale parteciperanno i rappresentanti della Banca d’Italia, si attiverà da
subito per valutare le misure finora introdotte, la loro concreta attuazione, e
per studiare l’adozione di nuovi strumenti di accesso al finanziamento.
Negli ultimi due anni, da gennaio 2012 a dicembre 2013, secondo i dati della
Bce si è verificata una contrazione del credito bancario alle imprese pari a
circa 88 miliardi. Il contrasto al credit crunch è una delle priorità
dell’azione del governo, che ha come obiettivo il rilancio della crescita
economica e la creazione di posti di lavoro.

Gli ambiti di intervento nel breve-medio periodo vanno dal potenziamento dello
strumento della garanzia pubblica
– valutando anche iniziative comuni con la
Banca Europea degli Investimenti (Bei) – allo sviluppo di fondi di credito
sulla scia di altre esperienze internazionali di successo, a una maggiore
partecipazione degli investitori istituzionali
che veicolano risparmio di lungo
periodo (fondi pensione, casse previdenziali, compagnie di assicurazione).
Altri interventi allo studio riguardano misure per favorire l’apporto di
capitale proprio nel tessuto imprenditoriale
(ad esempio potenziando lo
strumento dell’Ace), per incoraggiare la quotazione in borsa attraverso norme
di semplificazione e attivando incentivi fiscali mirati, per rendere più
conveniente il reinvestimento degli utili, per estendere la disciplina del
crowdfunding, oggi circoscritta alle start up innovative. Particolare
attenzione sarà riservata allo strumento dei ‘mini-bond’.

La missione già nei prossimi giorni avvierà consultazioni con gli stakeholder,
tra cui Cassa Depositi e Prestiti, Abi, Confindustria, Fondo Italiano
d’Investimento e investitori di lungo periodo, con l’obiettivo di individuare
in tempi brevi soluzioni concrete.

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