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Meet, al lavoro nello spazio Google senza confini

L’improvvisa necessità di mettere in pratica lo smart working ha portato alla ribalta l’importanza di poter contare su strumenti di videocomunicazione all’altezza della situazione. Prontamente, anche Google ha aggiornato il proprio software Hangouts Meet nella più sofisticata versione Meet, adatta per un impiego maggiore e su larga scala.

Le 30 applicazioni essenziali

Orientarsi nel mare di app non è un’impresa facile. A volte addirittura così laboriosa da indurre a rinunciare anche quando si parla di un’esigenza di lavoro. Eppure, a differenza di quelle per giocare o per il tempo libero, trovare le soluzioni giuste per la propria aziende è un’operazione ormai imprescindibile per garantire la flessibilità e la reattività dettate dagli scenari attuali. Per questo, abbiamo pensato di passare in rassegna i cataloghi di app alla ricerca di trenta tra le quali trovare l’indispensabile per la propria azienda.

Se fino a poco più di un anno fa si parlava infatti di uno dei tanti software utili soprattutto ad allargare l’offerta, ora si tratta invece di strumenti di lavoro indispensabili.

Inizialmente infatti Meet era un servizio di esclusivo uso commerciale. Da aprile 2020 invece, per l’uso personale o per numeri ridotti, è diventato gratuito.

Incontri nel Workspace

Diverso il discorso quando si parla di organizzazioni più articolate, con esigenze diverse per numeri, funzioni e qualità. Meet in questo caso è infatti incluso all’interno del pacchetto Workspace, insieme agli altri strumenti organizzativi professionali.

Mentre a livello consumer ci si limita sostanzialmente a inviare un link ai partecipanti, in questo caso si può configurare una riunione in modo più completo, diramando gli inviti in base ai contatti selezionati, inserendo l’attività in Calendar o inviando mail, e preparando il materiale di supporto.

Resta però invariata la semplicità d’uso lato utente. A scelta infatti, si può decidere come partecipare. Se scaricare il plug-in o l’applicazione o se invece utilizzare solamente il browser. Se invitati, non è richiesta neppure la registrazione ai servizi Google, se non per la durata dell’incontro.

Meet va incontro a tante esigenze

Per chi è invece registrato, le possibilità si ampliano, a partire da una sorta di agenda per tenere traccia tutte le riunioni pianificate per la giornata. Se l’incontro è organizzato da un utente Google Workspace, per ognuno viene creato anche un numero telefonico per accedere, così che ogni ospite possa scegliere come partecipare.

Come lecito attendersi, Meet integra tutti gli strumenti del caso, come chat, supporto per presentazioni o collaborazione per mettere a punto documenti in condivisione.

Dopo una prova gratuita per trenta giorni, il canone mensile di 4,68 euro permette di organizzare incontri fino a un massimo di 100 partecipanti. A salire, si arriva a 15,60 euro al mese per 250 partecipanti, con registrazione dell’evento, maggiore spazio di archiviazione per i documenti e maggiori controlli di sicurezza per i dispositivi lato utente. Inoltre, per chi ha bisogno di spingersi oltre, l’offerta Enterprise da concordare direttamente con Google.

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