McLink, dai servizi di telematica all’Adsl

La società ha festeggiato i dieci anni di attività come erogatore di servizi per la connettività a Internet, e non solo

«Da semplice bacheca virtuale a erogatore di
servizi e di connessioni a banda larga
». Così si definisce McLink, da dieci
anni a questa parte tra i protagonisti dell’accesso a Internet nel mercato di
casa nostra. Nata nel 1986 per verificare la fattibilità della telematica
popolare, l’operatore romano diviene, nel 1992, a tutti gli effetti, un Internet
service provider in grado di fornire, sia all’utenza privata, sia a quella
business, una serie di servizi ‘non free’ che vanno dal tradizionale abbonamento
dial-up alle connessioni dedicate. Nei sedici anni di storia elencati, McLink è,
infatti, passata da un’offerta di forum telematici – simili ai news group
moderni -, a un accesso di tipo easy way, ai servizi di posta elettronica e di
chat personali e multiutente, fino a servizi con accesso Ppp full Internet e a
una serie di interfacce sviluppate come McWeb, Easy-Mail e Easy-Forum, e a
un’offerta di servizi evoluti a banda larga.


Quattro le tappe che segnano la sua
storia:
1986-1991, il cosiddetto ‘brodo primordiale’
telematico in Italia.
Erano gli anni del Videotel e dell’Itapac, che però
costava ancora troppo, e dell’avvento di Internet – nel 1989 – anche nel nostro
Paese. Tecnologicamente parlando, i collegamenti Tcp-Ip avvenivano via satellite
e i modem andavano da una velocità di 300 bps a un massimo di 9600. Era anche il
tempo degli standard Rfc (Request for comment), quando l’Ftp esisteva già, ma
erano in pochi a utilizzarlo.
1992-1994, dalla @ al
www. Sono gli anni che segnano il passaggio di McLink a Isp, primo in Italia
insieme ad Agorà e Galactica. Sono anche gli anni in cui i modem cominciano a
essere più veloci e facilmente reperibili e in cui sul mercato arriva Windows
3.1 di Microsoft con relativi browser Mosaic e Netscape. Ed è proprio il 1994
che segna la trasformazione di McLink come primo server Web in grado di offrire
connessione permanente alle dorsali internazionali. Sempre nel ’94, l’Isp romano
garantisce – a differenza di altri operatori sul mercato – servizi di
messaggistica a pagamento e Internet gratis.
1995-1998, Internet c’è, i navigatori quasi. Sono gli anni in cui l’imprenditore sardo
Grauso lancia Voice On Line, che verrà acquistata nel 1996 da Telecom Italia, ma
sono anche gli anni del full Internet, dell’avvento dei sistemi operativi
Windows ’95 e ’98 Internet Edition e dei nuovi standard, tra cui Radium,
adottato da McLink in quanto ritenuto ottimale per fornire connettività in
outsourcing. Ma è anche il periodo in cui la società consolida la propria
infrastruttura di Rete rafforzando la dorsale Roma-Milano e aprendo nuovi nodi
nel capoluogo lombardo, ma anche a Firenze e Napoli. Si comincia, inoltre, a
parlare di commercio elettronico e dei primi sistemi di pagamento
online.
1999-2002, dal free Internet alla banda larga,
passando per la New Economy. Sono gli anni in cui l’accesso gratuito fa da
driver all’aumento del numero dei navigatori della Rete, ma sono anche gli anni
dei cambi di proprietà. Ad aprile 2000 Seat Pagine Gialle rileva, infatti, il
66% di McLink, che ritorna in mano dei vecchi soci nel settembre dell’anno
successivo, a seguito della fusione di Seat P.G. con Tin.it. Tecnologicamente
parlando sono gli anni della rivincita del doppino telefonico e dell’avvento
della tecnologia Dsl, mentre sul mercato si afferma Explorer ai danni di
Netscape, ed emergono nuovi standard  come Open Source, Apache, mentre
Linux è ormai maturo.

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