Mc-link “mette il paracadute” all’Adsl

Il provider romano propone una soluzione di back up per salvaguardare dalle cadute di connessione.

6 ottobre 2004

Inutile nascondersi dietro un filo d’erba: le connessioni Adsl sono soggette a guasti. Ma pochi hanno il coraggio di dirlo. Mc-link, uno degli Internet provider con maggiore esperienza in Italia, rompe il silenzio, convinta che sia meglio mettere in guarda i clienti e offrirgli un rimedio, piuttosto che tacere e attendere che si verifichi il problema.


La soluzione proposta è una seconda linea di back up di tipo Isdn, che entra in funzione quando “cade” l’Adsl, grazie a un router in grado di gestire due connessioni.


«Mediamente si verifica un guasto all’anno per ogni linea installata – rivela Cesare Veneziani, amministratore delegato della società – a causa della stessa architettura dell’Adsl, che si basa sulla rete di Telecom Italia. Non si può fare finta di niente. Basta, per esempio, che Telecom esegua un upgrade della centrale».


Il provider, che attualmente gestisce 6500 connessioni Adsl di cui 6000 superiori a 1,2 Mbps, sta anche mettendo a punto una proposta con tecnologie xDsl di architetture diverse (Hdsl, Adsl o Shdsl), che sono in grado di funzionare insieme o di commutare da una all’altra in caso di guasti.


Si tratta di soluzioni adatte a utenti aziendali o professionali, ai quali il provider intende fornire servizi ad alta qualità.


Lo dimostrano la presenza in azienda di un ufficio dedicato a risolvere i casi di disservizi gravi, che spesso vengono anche risarciti, e il tasso di rinnovo dei contratti, che è pari al 94%.


Altro impegno mantenuto è quello del raddoppio di banda, annunciato lo scorso marzo a seguito dell’analogo upgrade da parte di Telecom Italia.


«Siamo l’unico Isp che ci ha creduto in pieno – ha affermato Veneziani – e oggi solo l’8% dell’upgrade non è andato a buon fine, a causa di problemi tecnici, ma stiamo lavorando con Telecom per risolverli, e laddove non sarà possibile ridurremo il canone ai clienti».


Fra i nuovi servizi proposti figura un servizio di videoconferenza, gratuito se di tipo one-to-one e a pagamento fino a sei utenti. E’ sufficiente che uno solo dei participanti sia cliente Mc-Link, mentre l’appuntamento viene fissato con una mail.


Altra novità è un servizio di streaming dedicato a chi vuole offrire contenuti, per esempio un’azienda che vuole mandare in diretta un evento, senza dotarsi di sistemi propri. E’ Mc-link, infatti, a mettere a disposizione l’infrastuttura.


Sul fronte dei risultati finanziari, Mc-Link si presenta in buona salute, con un fatturato previsto per il 2004 di 10 milioni di euro (erano 8,2 nel 2003) e un Ebitda positivo.


Gli account gestiti sono in totale 70mila, e i dipendenti 65, cui si aggiunge l’help desk in outsourcing.


«Siamo usciti dalla fase di start up», ha affermato Veneziani, riferendosi al fatto che nel ’99 l’azienda è stata acquistata dagli attuali soci alla casa editrice romana Technimedia.

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