Mastercard: ePayment valore europeo anche con nuovi operatori

Meno contante e più transazioni elettroniche: per raggiungere l’obiettivo Ue servono trasparenza dei prezzi, sicurezza e interoperabilità fra fornitori di servizi. Ne parliamo con Paolo Battiston.

Convincere i consumatori e le aziende a utilizzare meno il denaro contante a favore di forme di pagamento più efficienti è ormai diventato un mantra per governi e istituzioni europee.
Tanto che la Commissione europea ha redatto un libro verde e varato una consultazione con le parti interessate per individuare i migliori percorsi per raggiungere l’obiettivo.

Con Paolo Battiston, Direttore Generale di MasterCard Italia, approfondiamo alcuni aspetti della tematica, a partire da quello della concorrenza.

D: Il libro verde detta le linee per l’accesso al mercato dei pagamenti da parte di nuovi operatori. Cosa pensate al riguardo? Per MasterCard è una minaccia o un’opportunità?

B: Il mercato dei pagamenti elettronici è in costante crescita e forte espansione proprio grazie alla concorrenza. MasterCard è stata sempre pronta a raccogliere la sfida, lavorando con gli operatori più innovativi del settore e sviluppando soluzioni sempre nuove e adatte ai bisogni dei consumatori. Per queste ragioni, l’accesso di nuovi operatori è sicuramente un’opportunità di crescita e non una minaccia. La realizzazione della Sepa porterà a un incremento della concorrenza, e di conseguenza a maggiori possibilità di scelta per i consumatori.

D: Qual è la posizione della società sul tema della sicurezza dei pagamenti e della protezione dei dati degli utenti?

B: In Europa MasterCard è stata da sempre pioniera nella creazione di nuovi modi sicuri e convenienti per pagare, definendo lo standard Emv delle carte a chip per effettuare transazioni fisiche e la tecnologia MasterCard SecureCode per le transazioni online. Tutte queste soluzioni nel loro complesso garantiscono la sicurezza dei pagamenti fatti con carta, in Italia e all’estero. Oggi i pagamenti online e tramite gli smartphone sono drasticamente aumentati, perché i consumatori hanno cambiato il loro modo di fare acquisti. La protezione della privacy è una priorità fondamentale per la nostra compagnia, per questo rispettiamo tutte le leggi in vigore nei mercati in cui operiamo e non riveliamo mai i dati dei nostri utenti a terzi. Crediamo che tutelare la privacy sia una necessità vitale per aumentare la confidenza dei consumatori, elemento chiave nell’ambito dei pagamenti elettronici. In questo senso continueremo a collaborare con la Commissione per elaborare sistemi di protezione della privacy e salvaguardare i dati dei nostri clienti.

D: Sempre il libro verde tratta la trasparenza dei prezzi dei servizi di pagamento e la possibilità di determinarli in maniera più efficace. Qual è la vostra posizione al riguardo?

B: Condividiamo la visione della Commissione sull’importanza di fornire regole più trasparenti per i pagamenti elettronici in Europa e proprio per questo abbiamo promosso una serie di regole aziendali: ad esempio, forniamo informazioni dettagliate sul costo di gestione dei pagamenti con le carte alle banche degli esercenti che possono a loro volta trasmettere queste informazioni ai titolari degli esercizi commerciali. Seguendo le nostre regole aziendali inoltre pubblichiamo nel nostro sito le commissioni interbancarie nazionali e tra diversi paesi, e abbiamo definito delle regole chiare che richiedono alle banche degli esercenti di fornire ai commercianti informazioni importanti sul costo dei servizi. Per quanto riguarda i prezzi, riteniamo che il settore europeo dei pagamenti sia già altamente competitivo e dinamico. Il numero degli attori del mercato e la forte concorrenza garantisce a esercenti e consumatori prezzi allineati al valore dei servizi ricevuti. Inoltre, con l’aumento costante di consumatori che fanno uso dei pagamenti elettronici, il costo di gestione del contante si sta progressivamente riducendo per gli esercenti e per le imprese.

D: Cosa pensate della normalizzazione tecnica del settore dei pagamenti?

B: Siamo convinti che l’idea della normalizzazione tecnica sia piuttosto lontana dagli obiettivi originari della Sepa, obiettivi che MasterCard ha fortemente perseguito in questi anni. Una pesante regolamentazione potrebbe portare a una a minore innovazione, e a un aumento dei costi per i consumatori e per gli esercenti. La regolamentazione dovrebbe essere utilizzata solo se vi è una chiara evidenza del fallimento del mercato, cosa che non sta avvenendo, se pensiamo che la diffusione di carte, Pos, nonchè del numero dei pagamenti con carta è in continuo aumento. Riteniamo che il modello migliore sia quello in cui il mercato stesso possa determinare i tipi di servizi di pagamento a disposizione del consumatore, in risposta alla domanda.

D: E cosa pensa MasterCard dell’interoperabilità tra i fornitori di servizi?

B: L’interoperabilità è alla base dei servizi offerti da MasterCard. Ci impegniamo costantemente a costruire partnership con operatori delle telecomunicazioni, di internet, banche per sviluppare nuove tecnologie di pagamento per i consumatori e gli esercenti. Un esempio a livello internazionale è il progetto Google Wallet, un innovativo portafoglio elettronico che consente ai consumatori di fare acquisti attraverso i nuovi smartphone abilitati con tecnologia Nfc. In Italia sitamo guidando l’introduzione della tecnologia MasterCard PayPass per i pagamenti contactless e stiamo lavorando con i principali operatori delle telecomunicazioni per implementare e lanciare i pagamenti tramite Smartphone, che permetteranno ai consumatori di pagare in modo semplice e veloce solo avvicinando le loro carte o i loro smartphone ai terminali di nuova generazione.

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