Marconi: un futuro di reti ottiche e switching ad alte prestazioni

Anche se siamo da tempo abituati agli sviluppi notevoli nel settore delle fibre ottiche come base per le reti di nuova generazione, i livelli che si stanno ottenendo, con velocità dell’ordine dei terabit sulla fibra e dell’ordine delle centinaia …

Anche se siamo da tempo abituati agli sviluppi notevoli nel settore
delle fibre ottiche come base per le reti di nuova generazione, i
livelli che si stanno ottenendo, con velocità dell’ordine dei terabit
sulla fibra e dell’ordine delle centinaia di Gigabit per ciò che
riguarda la capacità di commutazione degli apparati di rete vanno
probabilmente oltre le aspettative, pur elevate, del mercato. Un
ulteriore esempio delle potenzialità del settore, che peraltro vede
coinvolti altri colossi delle Tlc come Alcatel, Nortel, Siemens e
Cisco, solo per citare i più noti in Italia, è rappresentato dalle
recentemente annunciate evoluzioni in casa Marconi, una società che
in Italia è presente con stabilimenti e unità produttive con oltre
8000 dipendenti ed un fatturato di 2000 miliardi di Lire.
Marconi, che è una società internazionale che si posiziona tra i
leader nelle tecnologie ottiche e per reti carrier ad alte prestazioni
si è andata progressivamente focalizzandosi sulle Tlc, strategia che
nell’ultimo triennio è stata ulteriormente rafforzata con
l’acquisizione di Fore e di Bosh.
Marconi, ci ha illustrato in un incontro di alto livello tecnico il
Vice President per la sua divisione Optical Networks, Lorenzo
Costagli, è numero uno nella tecnologia DWDM, con oltre il 30%
installato nel mondo, e nelle reti ATM per le imprese. Ha una
posizione di leadership anche nel wireline e wireless access e i suoi
prodotti comprendono, ci ha affermato, il più veloce switch broadband
attualmente operativo nelle reti pubbliche. Peraltro, Marconi
fornisce anche piattaforme utilizzate da Internet Service Provider,
Incumbent e nuovi operatori di telecomunicazioni. In Italia ha
clienti del rango di Telecom Italia, TIM, Infostrada, Omnitel, Wind,
Autostrade e Edisontel.
Marconi non ci ha però nascosto di attendersi molto dal suo più
recente progetto nel settore degli Switch, riferito con la sigla
BXR-48000, che pensa possa rivoluzionare il settore dei dispositivi
di switch/routing nelle reti IP. L’apparato , ci ha illustrato, è
stato progettato per rispondere alla domanda di larghezza di banda e
per gestire in modo trasparente i principali protocolli attualmente
impiegati sulle reti di telecomunicazione mondiali. Tra questi, ATM,
IP, Frame Relay, MPLS e i suoi equivalenti ottici, Multi Protocol
Lambda Switching (MPLmS).
Elevate le prestazioni. Il BXR-48000 sarà in grado di gestire fino 32
milioni di chiamate telefoniche all’ora con una capacità di commutare
480 Gigabit di traffico al secondo (in pratica qualche cosa come
oltre sette milioni di chiamate telefoniche).
Di fascia elevata anche le interfacce di rete che può gestire e che
comprendono fino a 768 connessioni OC-12c, 192 OC-48c o 48 OC-192c
con un livello di affidabilità di tipo carrier class e la possibilità
di assegnare ai protocolli la larghezza di banda in entrata in modo
dinamico e automatico.
La neo annunciata piattaforma comprende poi un percorso di migrazione
a partire dagli switch multiservizi della sua serie ASX-4000.
L’apparato, che è in beta test, sarà disponibile in commercio entro il q
uarto
trimestre del 2001 e c’è da aspettarsi che possa portare ad una
ridistribuzione del mercato del backbone.

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