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Il rapporto di Malwarebytes Labs Cybercrime Tactics and Techniques Q1 2019 ha rilevato che sono sempre più le imprese il bersaglio delle cyber minacce.

In un solo anno, afferma Malwarebytes, le minacce rivolte agli obiettivi aziendali sono aumentate del 235%. Con un incremento, in particolare, di trojan, come Emotet, e ransomware, sempre relativamente al primo trimestre 2019.

Il rapporto include anche un’analisi del forte calo del cryptomining consumer e di altre minacce. Ciò conferma ulteriormente il passaggio delle cyber minacce dagli obiettivi individuali verso le imprese. Con le Pmi che sono quelle a soffrirne in particolar modo, a causa della mancanza di risorse.

Secondo Adam Kujawa, direttore del Malwarebytes Labs, i consumatori potrebbero quasi tirare un sospiro di sollievo, visto che il malware che li ha colpiti è diminuito di quasi il 40%. Ma, sottolinea con ancora più forza Adam Kujawa, sarebbe miope farlo.

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Fonte: Malwarebytes Labs Cybercrime Tactics and Techniques Q1 2019

I dati dei consumatori sono più facilmente disponibili in blocco dagli obiettivi aziendali. E questi hanno visto uno sbalorditivo aumento del 235 percento nelle rilevazioni di cyber minacce, anno su anno. I criminali informatici utilizzano mezzi di attacco sempre più intelligenti per ottenere ancora più valore dagli obiettivi. Attraverso l’uso di sofisticati trojan, adware e ransomware.

Cybersecurity e minacce alla privacy

Lo scenario complessivo della cybersecurity tracciato da Malwarebytes, dunque, è lungi dall’essere confortante. Tutt’altro: i cybercriminali sembrano aver capito di poter fare ”bottini” molto più corposi trafugando dati direttamente dalle aziende. E ciò mette in pericolo tutti, le aziende stesse e gli utenti finali, sia per la sicurezza che per la privacy.

Oltre all’analisi dei trending threat, suddivisi per area geografica e segmento (consumer e business), nel trimestre Q1 2019 Malwarebytes Labs ha aggiunto proprio una sezione sulla privacy dei dati al report.

MalwarebytesA marzo Malwarebytes aveva condiviso un sondaggio per l’appunto riguardante la riservatezza dei dati. Nel sondaggio, gli intervistati avevano dimostrato in modo preponderante la preoccupazione sulla protezione dei propri dati online. Il team di Malwarebytes Labs aveva inoltre evidenziato alcuni aspetti chiave e discusso i modi in cui le aziende non stanno riuscendo a “blindare” tali dati.

I punti salienti del rapporto Malwarebytes

Emotet continua a colpire le imprese. I rilevamenti di trojan (categoria parent di Emotet) sugli endpoint aziendali sono aumentati di oltre il 200 percento dal quarto trimestre del 2018. E quasi del 650 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il ransomware ha registrato una rapida impennata, con un aumento del 195 percento nelle rilevazioni aziendali da Q4 2018 a Q1 2019. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le rilevazioni aziendali di ransomware hanno registrato un aumento di oltre il 500 percento. Questo è dovuto in gran parte a un attacco massivo del ransomware Troldesh contro le organizzazioni statunitensi all’inizio del primo trimestre.

Il cryptomining contro gli utenti consumer è essenzialmente estinto. Con la chiusura delle operazioni della popolare società di mining CoinHive a marzo, il cryptomining consumer è significativamente diminuito sia rispetto al trimestre precedente che a quello dell’anno precedente.

Dispositivi mobili e Mac sono sempre più presi di mira da adware. Il malware Mac ha registrato un aumento di oltre il 60% dal quarto trimestre 2018 al primo trimestre del 2019. L’adware, da parte sua, è stato particolarmente pervasivo, con una crescita superiore al 200% rispetto al trimestre precedente.

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Fonte: Malwarebytes Labs Cybercrime Tactics and Techniques Q1 2019

Gli Stati Uniti guidano le rilevazioni di minacce globali al 47%, seguite dall’Indonesia con il 9% e dal Brasile con l’8%. Nella top ten dei Paesi colpiti figura purtroppo anche l’Italia, anche se non nelle prime posizioni.

Il report completo di Malwarebytes sulle cyber minacce e sui trend della cybersecurity nel Q1 2019 è disponibile a questo link.

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