Madge Networks diventa service provider

Robert Madge ha tracciato la strada per il rilancio della propria società. Entro tre anni, Madge Networks sposterà il baricentro del proprio business dalla fornitura di prodotti a quella di servizi Ip. I servizi sono un’attività nu …

Robert Madge ha tracciato la strada per il rilancio della propria società.
Entro tre anni, Madge Networks sposterà il baricentro del proprio business
dalla fornitura di prodotti a quella di servizi Ip.
I servizi sono un’attività nuova per la società europea, che è nota co
me
produttore di dispositivi Token Ring. Quest’ultima è una tecnologia di ret
e
in fase di declino, che non avrebbe potuto offrire sbocchi per chi, come
Madge ne aveva fatto il proprio core business (si veda anche
x-link
Un Token Ring in calo frena…; 004; A; 21-04-1999
x-fine-link
). Nel cercare nuove aree di sviluppo la società ha già da tempo fondato
una business unit dedicata a soluzioni video, che in settimana annuncerà
nuovi prodotti. Ma ha patito due fallimenti. Il primo è stato il naufragio
di molte "piccole" società che si sono impegnate su soluzioni Atm per le
imprese, un mercato che non è mai decollato fino a ridursi in una
dimensione di nicchia. Storia diversa, ma con un finale analogo, il
tentativo di differenziarsi verso Ethernet con l’acquisizione di Lannet.
Dopo una convivenza difficile e un’integrazione mai attuata, Lannet è st
ata
resa nuovamente indipendente e poi venduta a Lucent.
Proprio i soldi di questa cessione (circa 170 milioni di dollari) sono
serviti a Robert Madge per investire in questa nuova iniziativa. I primi
mesi di vita della business unit dedicata ai servizi Ip, quasi
sperimentali, sembrano essere stati un successo per la società europea, ch
e
ne ha ufficializzato il lancio lo scorso marzo. Chiamata Madge Managed
Network Services, la recente unità offrirà Vpn (Virtual Private Network)
basate su Ip e Web hosting, sfruttando, in parte, le strutture di rete che
la società ha acquistato in febbraio con Gains International. Almeno
inizialmente, la società si rivolgerà, oltre che, naturalmente, ai vecch
i
utenti di Gains, soprattutto alla propria base di fedeli clienti Token
Ring. A questi, inoltre, continuerà a proporre sviluppi legati alla
topologia inventata a suo tempo da Ibm, spingendoli, in particolare,
all’adozione dell’High Speed Token Ring. La migrazione verso tale
tecnologia, infatti, risulta sicuramente meno problematica, consentendo di
mantenere, sostanzialmente, la stessa architettura di rete. Evidentemente,
però, la nuova business unit dedicata ai servizi potrà costituire una
risposta anche a coloro che volessero intraprendere un percorso migratorio
verso Ip.

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