“Madge lancia la “”rottamazione”” del Token Ring”

Per spingere gli utenti delle tradizionali reti Token Ring shared a migrare verso un’architettura commutata, Madge Networks ha lanciato una campagna di "rottamazione". Fino al 30 giugno, chi acquista uno switch Smart DeskStream Token Ring …

Per spingere gli utenti delle tradizionali reti Token Ring shared a migrare
verso un’architettura commutata, Madge Networks ha lanciato una campagna di
"rottamazione". Fino al 30 giugno, chi acquista uno switch Smart DeskStream
Token Ring "dando indietro" un hub da minimo sedici porte (comunque
composte e su qualunque unità standalone o impilabile, Mau, Cau, Lam o
moduli di chassis di qualsiasi fornitore) riceverà un bonus di 500 dollari
.
Unico vincolo, che l’unità restituita sia funzionante, cosa che Madge
verificherà direttamente nei propri laboratori in Inghilterra (farà atto
di
fede solo per i moduli di chassis).
L’operazione è tesa a promuovere l’architettura switched, da un lato, e a
conquistare fette di mercato dall’altro. A dire il vero, l’obiettivo di
Madge è quello di diventare il fornitore numero uno nel Token Ring entro
fine anno. Considerando che la società europea già guida il segmento del
le
schede e che i principali concorrenti (compresa Ibm) sembrano spingere più
per una migrazione da Token Ring a Ethernet, il traguardo non sembra
irraggiungibile. Tanto più che anche Olicom, l’unico altro costruttore che
ha nel Token Ring il proprio core business, è impegnato in una
riorganizzazione, che ha portato, tra l’altro, alla chiusura dell’ufficio
italiano (si veda
x-link
Olicom chiude la filiale italiana; 000; A; 29-01-1999
x-fine-link
).
In antitesi rispetto al suo concorrente, Madge Italia, invece, si espande,
assumendo la responsabilità dell’area Mediterranea (Grecia, Turchia,
Israele e Nord Africa) e dei Paesi Arabi e diventando, così, una delle due
"region" del Sud Europa (l’altra comprende Francia e penisola iberica).
Diego Ghidini, già sales manager di Madge Italia, avrà il compito di
consolidare la posizione della società europea in quest’area. Anche nel
nostro Paese le prospettive sono positive: la "squadra" a disposizione di
Ghidini è ora di otto persone, dopo un ’98 di assestamento (è stato chiu
so
l’ufficio di Roma e c’è stata la vendita di Lannet a Lucent).

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