Ma come si vive in Cina?

L’abbiamo chiesto a un nostro connazionale, Giorgio Magistrelli, che in questo Paese vive da tempo. In questo suo diario sottolinea le sue emozioni

Gennaio 2006, «Trasferirsi a vivere in Cina rappresenta un’avventura che
non è possibile prevedere fino a quando non vi si mette piede.
L’avventura si colora poi di luci ed ombre diverse, a seconda di quale
sia il punto di questo immenso Paese in cui si stabilisce la propria dimora.
Pechino, ad esempio, si presenta come un’accogliente capitale, in via
di progressiva modernizzazione ma ancora gelosa di un suo gusto culturale
e imperiale di vecchia data. La sua gente, (tanta gente!), perennemente
indaffarata, malgrado decenni di esposizione all’Occidente continua a
fissare, stupita e smarrita, ogni volto straniero, quasi fossimo rappresentanti
di una specie aliena. La curiosità, semplice ed ingenua, lascia
presto spazio all’ospitalità e alla socializzazione e l’atmosfera
si fa subito calda ed accogliente.

L’universo cinese è, infatti, molto più vicino a quello
italiano di quanto la distanza geografica e culturale possa lasciar immaginare.
Gente tenace, determinata e curiosa, i cinesi si distinguono infatti anche
per la loro intraprendenza e la semplicità nei modi. Certo, la
loro mentalità rimane legata ad un universo che spesso fatichiamo
a capire. Ciò che per noi è scontato, non lo è per
loro e viceversa, così come certe loro forme di educazione o di
rispetto gerarchico sembrano retaggi di un’epoca storica a cui non ci
sentiamo di appartenere più.

Tra quelle straniere, la cultura italiana è una di quelle cui
i cinesi guardano con interesse e simpatia. Continua a crescere la quota
di cinesi che studiano italiano, così come i viaggi tra Cina e
Italia di turisti. La cucina italiana, l’arte, la cultura, la musica e
lo stile riscuotono molto successo e i cinesi ascoltano con aria curiosa
e sognante ciò che raccontiamo delle nostre radici.

Sorprese quotidiane
La vita in Cina è una sfida quotidiana, cosi come anche una
catena continua di sorprese. In questo regno, in cui pare che nulla sia
impossibile, ci si sveglia la mattina chiedendosi quali sorprese regalerà
la giornata e, per quanto si possa essere bravi a prevederle, non mancano
mai, veramente mai, i colpi di scena. Si passa alternativamente da scoperte
esilaranti a sorprese sconvolgenti, al punto che, dopo qualche mese di
vita cinese, si diventa sospettosi di tutto cio’ che ha una parvenza di
normalità»
.

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