Lsi punta sull’Hpc

Un nuovo sistema storage midrange pensato per i settori media, meteo e ricerca.

Lsi ha deciso di puntare in maniera decisa sul mercato dello storage a supporto degli ambienti computazionali ad alte prestazioni.

Forte di una ristrutturazione durata due anni, periodo durante il quale ha abbandonato definitivamente le mire sul mercato consumer e si è rifocalizzata sull’enterprise, la realtà californiana punta oggi su storage, sistemi e semiconduttori che, nel loro complesso, lo scorso anno le hanno fruttato un giro d’affari di 2,6 miliardi di dollari.

È di questi giorni la presentazione di un novo sistema storage di fascia media, pensato per i settori che richiedono capacità computazionale elevata unita ad alte prestazioni di richiamo dei record, il cosiddetto High performance computing.

«L’esplosione dei dati è ben più esponenziale di quanto ci si attendesse anche solo un paio d’anni fa – esordisce Marco Dottarelli, responsabile europeo dell’Engenio Storage Group di Lsi -. Basti pensare alla crescita degli utenti di YouTube, che supera il 200% anno su anno, e alla sua media di 250 milioni di downloader mensili. Si tratta di numeri pazzeschi. Ma sono notevoli anche le opportunità per chi, come noi, si muove nell’universo aziendale».

Streaming video per il settore media, videosorveglianza, simulazioni meteo e ricerca universitaria, questi i settori che richiedono, più di altri, applicazioni Hpc tecnologicamente evolute «per le quali lo storage non può essere un collo di bottiglia – prosegue -. A tali realtà proponiamo il nuovo Engenio 7900 Hpc. Si tratta di un sistema di memorizzazione stand alone basato sull’architettura proprietaria Xbb2, che offre prestazioni di scrittura continuativa di 5,4 Gb al secondo, scalabilità fino a 480 Terabyte con l’opzione di dischi capacitivi Sata, a basso costo oppure, in alternativa, Fibre Channel, ad alte prestazioni ma più costosi».

La soluzione, come tutte le altre in portafoglio, non sarà venduta direttamente ma in Oem, dai clienti tradizionali di Lsi, nomi del calibro di Sgi.

«C’è un afflusso di nuovi potenziali utenti verso questo tipo di soluzioni – sostiene Marco Pozzoni, partner marketing executive dell’Engenium Storage Group di Lsi -. Da una parte, infatti, le tecnologie ci sono e sono sufficientemente evolute. Dall’altro, i prezzi delle soluzioni per le applicazioni a elaborazione intensiva sono scesi molto negli ultimi anni, ampliando la base clienti anche ai segmenti dell’energia, al settore petrolifero e chimico e alla sanità».

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