L’ombra di Expo 2015 su Smau 2010

All’indomani del via libera del Bie, al convegno inaugurale di Smau si parla anche del ruolo dei player dell’Ict per l’Expo di Milano e per quello che la Silicon Valley prenota per il 2020.

C’è l’ombra dell’Expo 2015 in questa giornata inaugurale di Smau.
Del resto era inevitabile, a meno di 24 ore dal via libera del Bie, Bureau International des Expositions, all’evento che tra cinque anni vedrà Milano protagonista.
Ne ha parlato, nel corso del convegno inaugurale Enrico Pazzali, amministratore delegato Fiera Milano, dopo aver ricordato – anche lui, sì – che Smau non è più “una dimostrazione di muscoli e metri quadri”, ma un evento nel quale si può respirare un’aria nuova e si può, soprattutto, “percepire una nuova wave: il coraggio. Da qui può rinascere qualcosa che si è persa nel tempo: la leadership in questo settore. Il grande Smau era la dimostrazione di saper essere leader nel settore Ict. Ora la leadership l’abbiamo persa, ma se tante aziende quest’anno sono tornate a investire in un evento come questo, significa che esiste un nuovo modo di fare sistema”.

Ed è proprio sulla capacità e sulla volontà di fare sistema che Pazzali coglie lo spunto per evocare Expo.

“Le aziende del mondo Ict non devono guardare a Expo 2015 come a un bancomat, semplicemente come a un’occasione per vendere. L’Expo per Milano e per l’Italia deve essere qualcosa che va oltre la realizzazione di un progetto”.
Pazzola ricorda come proprio poche settimane fa il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha avanzato la candidatura dello Stato americano per ospitare l’edizione 2020 della manifestazione. Portando, cioè, l’Expo nel cuore della Silicon Valley.

Ecco allora che, nella visione di Pazzola, Expo 2015 diventa il ponte ideale tra “la faraonica organizzazione di Pechino e l’evento che approderà in California. Per i player dell’Ict sarà l’opportunità per realizzare con l’Expo non solo l’infrastruttura necessaria per far funzionare l’evento, ma la piattaforma sulla quale si svilupperà un nuovo concetto di ospitalità e di accoglienza per i visitatori italiani e stranieri”.

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