Lombardia, una nuova legge per la competitività

Il nuovo progetto di legge intende favorire la libertà di impresa, rilanciare la competitività, promuovere l’attrattività, facilitare il credito alle imprese, riorganizzare gli Sportelli unici per le attività produttive, semplificare l’azione amministrativa, razionalizzare il sistema dei controlli.

Libertà di impresa, rilanciare la
competitività, promuovere l’attrattività, favorire il credito alle imprese,
riorganizzare gli Sportelli unici per le attività produttive, semplificare
l’azione amministrativa, razionalizzare il sistema dei controlli. Sono questi i
principali obiettivi del nuovo progetto di legge sulla competitività, che sarà
approvato dalla Giunta regionale lombarda entro la prima settimana di ottobre. 

In particolare, è prevista la nascita di un Accordo di
localizzazione produttivà
, destinato a sostituire tutti i procedimenti
amministrativi necessari all’avvio della nuova impresa, con l’obiettivo di
creare il contesto per l’avvio e la sperimentazione di ‘zone a burocrazia
zero’. L’accordo potrà essere accompagnato anche da vantaggi fiscali. “Si
crea in concreto
– ha spiegato Melazzini – il contesto per l’avvio e la
sperimentazione di ‘zone a burocrazia zero’ a geometria variabile per tutte le
nuove imprese che aderiscono agli accordi
“.

Nell’ambito dei medesimi
accordi negoziali si stabilisce, anche di concerto con i Comuni, il minor
carico fiscale per le nuove imprese, a valere sulle imposte regionali

(addizionali, bollo auto mezzi aziendali ecc…) e su quelle comunali (service
tax, tares, tia, ecc).

Previsti anche interventi per facilitare le micro imprese a ottenere
crediti
, oltre che una nuova modalità per l’avvio dell’attività di impresa, per
cui con una semplice comunicazione unica l’imprenditore potrà dare avvio alla
sua attività, autocertificando il possesso dei requisiti necessari.

A tal fine sarà attuata una differenziazione degli interventi
per Mpmi e Grandi imprese, riorientando il credito alla grande impresa sugli
strumenti di finanza innovativa, quali private equity e bond e ottimizzando la
filiera delle garanzie lombarda (Confidi), anche in raccordo con il Fondo
centrale di garanzia, a sostegno delle Mpmi.

Completano il quadro la riorganizzazione degli Sportelli unici per le
attività produttive
, per ridurne il numero e accentrare la loro presenza verso
le Cciaa, e un nuovo sistema di controlli, che introdurrà un coordinamento tra
i controlli di competenza regionale e quelli di competenza sovraregionale.

La norma
introduce anche il piano pluriennale dei controlli come strumento di
coordinamento tra i controlli di competenza regionale (Asl, Arpa) e quelli di
competenza sovraregionale (Vigili del fuoco, Inps, Ministero del lavoro), al
fine di poter svolgere in maniera coordinata l’azione ispettiva con minori
oneri a carico delle imprese (spesso l’ispezione provoca il blocco
dell’attività per intera giornata).

La
proposta di legge prevede, nella parte relativa agli strumenti, l’istituzione
di un fondo dedicato agli Accordi di localizzazione produttiva. Su tale fondo
potranno confluire anche le risorse messe in campo dalle altre Direzioni
generali che parteciperanno ai progetti sperimentali. Per il finanziamento
della legge nel suo complesso si provvederà con la Legge di bilancio.

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