Logicom nuovo fornitore per chi assembla pc

Il distributore cipriota apre gli uffici italiani e porta in dote accordi con Intel e Microsoft Produttori medio-grandi nel mirino e, in futuro, penserà anche ai più piccoli

Lavori in corso per la partenza di Logicom in Italia. È dal giugno dello scorso anno che Attilio Calce ha le maniche rimboccate per la creazione di una filiale italiana della cipriota Logicom, un distributore con sede a Nicosia che serve il mercato mediorientale, ma che da qualche tempo ha messo gli occhi anche sull’Europa. «Inizialmente, Logicom in Italia era rappresentata da me e dal mio cellulare – celia il direttore generale del distributore -. Mi sono dovuto occupare di tutti gli aspetti che riguardano la nascita di una filiale: dal fabbro alla creazione del mercato».

Quindi, una volta trovata una sede, a Nova Milanese, Calce ha incominciato a occuparne gli uffici: oggi la nuova realtà conta cinque persone, da far diventare 11 entro la fine dell’anno.
«L’operatività di Logicom Italia parte dal dicembre dello scorso anno – riprende Calce -, e adesso siamo particolarmente attivi sia nel recruiting di personale interno, sia nella creazione di una rete commerciale. L’interesse della casa madre per il mercato europeo è alto, e in maniera particolare per l’Italia, dove abbiamo considerato che ci fosse ancora spazio per un distributore che si rivolge prevalentemente agli assemblatori».

Logicom, infatti, ha a listino tutto il “necessaire” per chi costruisce computer, rappresentando uno dei pochi distributori nel nostro Paese ad avere tutta la linea di prodotti Intel. Ma non solo. Nel listino compaiono anche Microsoft, Seagate, Kingston (alcuni di questi sono accordi ereditati dalla casa madre), e altri ancora. Come Xfx, un contratto tutto italiano per vendere le schede grafiche del vendor olandese. «Il nostro obiettivo è disporre di un’offerta completa per chi assembla computer – conferma Calce -. Per ora ci manca solo qualche nome per i prodotti ottici, quali Cd e Dvd».
Ingredienti che il distributore conta di proporre soprattutto agli assemblatori di dimensioni medio-grandi, un numero che secondo le stime di Calce si aggira intorno a 150. Ma pare non disdegnare anche la fascia più bassa di questi operatori, 15mila circa, per seguire i quali Logicom intende, in futuro, attrezzarsi.

Per ora il grosso del lavoro da fare è sulla riconoscibilità del nome sul mercato, in maniera particolare da chi si occupa di server.
Un lavoro da fare insieme ai vendor, con attività congiunte di marketing rivolte ai propri clienti, i quali entro fine anno dovrebbero arrivare a essere un centinaio, portatori di un giro d’affari di 35 milioni di euro.

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