L’occupazione It in Italia: dallo skill shortage allo skill gap

Un white paper promosso da Microsoft, e realizzato da NetConsulting, evidenzia che nel nostro Paese mancano professinalità di alto profilo.

Rispetto alle previsioni drammatiche di un anno fa, il fenomeno dello skill shortage in Italia si presenta nel 2001/2002 leggermente ridimensionato, mentre cresce l’esigenza di risorse umane di alto profilo (skill gap). Infatti, da uno skill shortage che per il 2000 era di oltre 113mila unità, si è scesi nel 2001 a 85mila mentre per il 2002 le previsioni parlano di poco più di 32mila unità. Questo l’andamento delineato dal recente Osservatorio promosso da Microsoft e realizzato da NetConsulting (con il patrocinio del Ministero del Welfare) che ha analizzato i trend che nel nostro Paese stanno influenzando l’occupazione in ambito Ict e quali sono le dinamiche in atto a breve. A fronte di un mercato dell’Ict cresciuto nel 2001 dell’8,3%, l’occupazione nel settore è aumentata del 2,7% contro un 2,1% dell’occupazione totale.
In particolare, Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting, sottolinea come per il 2002, in particolare nell’area It, sia in atto una dinamica diversa se si confronta l’approccio da parte dei fornitori con quello delle imprese utenti: mentre i primi stanno avviando un processo di razionalizzazione e di riduzione del surplus degli skill, dopo la fase della Internet Illusion, nelle seconde è in atto il fenomeno di ricambio delle competenze professionali: calano quelle obsolete e aumentano quelle nuove, più qualificate. Questo vuol dire un cambiamento dell’uso delle tecnologie all’interno dell’impresa, che si fa sistema e diventa il perno di integrazione e di competenza delle varie componenti interne ed esterne al suo business. Il nuovo approccio riorienta gli investimenti in tecnologia, per cui le attività che trainano la domanda di risorse It presso le aziende utenti sono date da progetti relativi alla sicurezza informatica, alla revisione dell’architettura It, all’infrastruttura di rete, all’integrazione back office/front office, alla gestione dei database, alla realizzazione di sistemi di knowledge management, per citare solo i primi in fatto di priorità. Secondo l’Osservatorio questi progetti portano a una richiesta inevasa di oltre 10.500 specialisti nell’area dello sviluppo (di cui in particolare 4.200 analisti programmatori senior di applicazioni Internet), oltre 3.500 specialisti nell’area pianificazione e progettazione, 2.800 esperti di sicurezza, oltre 2mila specialisti di assitenza e call center tecnico e circa 200 consulenti business e funzionali. La mancanza di figure professionali qualificate ha notevoli ripercussioni sul Sistema Paese nazionale, in quanto penalizza in termini economici il Pil. Infatti, l’Osservatorio ha calcolato che si è perso un guadagno di 6 miliardi di euro nel 2001 e ne prevede 3 per il 2002.

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