Lo Unix per Compaq

In un’attesa conferenza stampa, Eckhard Pfeiffer, chairman e Ceo di Compaq, conferma che la sua azienda si affidera solo a Digital Unix come piattaforma per le architetture a 64 bit.

Era molto attesa la conferenza stampa convocata a New York dai vertici
di Compaq e Digital, ufficialmente per fornire assicurazioni sul futuro
di Digital Unix, anche dopo il completamento del merge, atteso per
giugno. Ci si aspettavano particolari sui numerosi dubbi ancora
irrisolti, che i due costruttori hanno sempre detto di voler sciogliere
solo dopo che anche gli azionisti avranno approvato la fusione
annunciata a fine gennaio. E invece niente. L’incontro con Eckhard
Pfeiffer e Robert Palmer, per ancora chairman e Ceo rispettivamente di
Compaq e Digital, è servito per ribadire quanto anticipato già da
qualche tempo, ovvero che Compaq continuerà a supportare Digital Unix
e ne farà la propria piattaforma di riferimento per le architetture a
64 bit, Ia-64 in testa, nel momento in cui essa sarà effettivamente
disponibile.
L’unica significativa novità emersa dall’incontro di New York,
trasmesso in teleconferenza in tutto il mondo, è la relativa sfiducia
che Compaq ripone sulle evoluzioni pur promesse da Sco per il proprio
UnixWare. La casa texana fa parte di un gruppo di costruttori che, al
momento dell’annuncio della nuova versione 7, ha siglato un accordo di
"fedeltà" al supporto dell’ambiente, apparentemente anche verso i
futuri upgrade, che comprendono il salto verso i 64 bit. Pressato
sull’argomento, Pfeiffer è stato molto chiaro:"Digital Unix sarà
la nostra piattaforma di riferimento nel campo dei 64 bit. Esistono
già oggi oltre 11mila applicazioni a 64 bit, 5mila delle quali sotto
Alpha. E Dec può contare su oltre 3mila professionisti nel mondo
specializzati in servizi Unix. Continueremo a supportare l’ambiente
UnixWare per le piattaforme Intel a 32 bit, laddove la partnership ci ha
fruttato circa un miliardo di dollari lo scorso anno"
. Non è
mancata una risposta diretta al capo di Sun, Scott McNealy, che qualche
giorno fa aveva decretato la morte del concetto di Unix, promuovendo il
proprio Solaris come unico ambiente di riferimento nell’area.
"Digital la miglior interoperabilità Unix-Nt – ha aggiunto
Pfeiffer –Sun, invece, offre una soluzione solo Unix, con servizi e
supporto limitati e senza interoperabilità"
.
Alla conferenza stampa newyorchese è apparso anche Larry Ellison,
chairman e Ceo di Oracle, che ha enfatizzato i nuovi record di
prestazioni raggiunti dal proprio Oracle Parallel Server, in
configurazione TruCluster con AlphaServer 8400 5/625. Il benchmark Tpc-C
ha mostrato un picco di 102.541,85 tpmC, al costo stimato di 139,53
dollari per tpmC.
Per altri particolari sul futuro del merge Compaq-Digital occorrerà
attendere giugno, quando anche gli azionisti avranno approvato
l’operazione. Non è così stato possibile verificare nemmeno l’ultima
indiscrezione trapelata, che parla di probabili licenziamenti per almeno
20mila persone, su un totale che, combinati gli attuali organici delle
due aziende, arriva a 88mila unità. Le voci di tagli stanno circolando
già da qualche tempo e, secondo le indiscrezioni, hanno creato qualche
problema di conflitti nelle ultime settimane. Sotto osservazione è
l’area dei servizi, dal momento che alcuni clienti Digital, come Dell e
Nec, hanno deciso di abbandonare il supporto Digital, al momento
dell’annuncio di vendita a Compaq. Per il resto, si parla della
possibile soprezssione di buona parte dell’offerta di desktop e notebook
Digital, con sola eccezione degli high-end HiNote Ultra 2000, nonché
dell’estensione a tutta l’offerta rimodellata, anche di server e
notebook, dell’Optimized Distribution Model (Odm), che comprende
build-to-order, configure-to-order e configurazione di canale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome