Lo Unix di Sco nelle mani di Caldera

Secondo qualche indiscrezioni da ambienti finanziari, Caldera sarebbe sul punto di acquisire la divisione Server di Sco, ovvero quella in cui si sono concentrate le attività di sviluppo dell’ambiente Unix per piattaforme Intel, che ha in passato …

Secondo qualche indiscrezioni da ambienti finanziari, Caldera sarebbe
sul punto di acquisire la divisione Server di Sco, ovvero quella in
cui si sono concentrate le attività di sviluppo dell’ambiente Unix
per piattaforme Intel, che ha in passato fatto la fortuna
dell’azienda di Santa Cruz. Il valore dell’operazione si aggirerebbe
sui 70 milioni di dollari, che sarebbero pagati in azioni. In questo
modo, Caldera, uno dei massimi specialisti di Linux, si porterebbe in
casa OperServer 5, versione più recente del famoso Sco Unix, nonché
UnixWare 7, uno degli elementi fondanti del progetto Monterey,
destinato a creare un ambiente Unix per la piattaforma Ia-64 di
Intel. Ai sistemi operativi, si aggiungono Vision2K, una tecnologia
per portare applicazioni Network File System, emulazione di terminale
e X-Windows verso ambienti Microsoft. Ancora più importante, però,
sarebbe l’acquisizione di quello che viene considerato come la
migliore rete commerciale indiretta nel mondo Unix. Per questa porta,
Caldera otterrebbe accesso a una fetta di clienti fedelissimi del
primo ambiente aperto della storia informatica e potrebbe meglio
distribuire anche i propri prodotti Linux.
Sco, invece, potrebbe concentrarsi sull’area rimasta oggi
effettivamente profittevole dei servizi professionali, laddove già
oggi fornisce integrazione, implementazione e supporto operativo per
i propri Os Unix, ma anche vari Linux (fra cui proprio Caldera) e
anche per Tarantella, Web application server che potrebbe essere
definitivamente scorporato in una società autonoma, facendo evolvere
la filiale che attualmente la casa californiana controlla.

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