Lo storage networking farà il pieno di virtualizzazione

Inizio d’anno caratterizzato dall’evoluzione dello storage di rete, soprattutto all’insegna della costruzione di pool di risorse, in attesa di vedere lo Storage Router di Emc. È anche una stagione buona per le partnership in ambito San. Si fa vedere Apple e Veritas rinnova il backup.

Emc si appresta a una mossa tecnologicamente rivoluzionaria nel mercato dello storage. In cantiere da circa un anno, infatti, c’è un nuovo dispositivo di network virtualization che dovrebbe debuttare nel secondo trimestre.


Chiamato per il momento Storage Router, il sistema dovrebbe consentire, a detta del produttore, di incrementare le performance dello storage di rete con costi decisamente inferiori rispetto alle soluzioni attuali, proprio perché sostituirà con un unico prodotto, cioè uno switch intelligente, quell’insieme di hardware e software necessari per ottenere funzionalità di virtualizzazione con altre tecnologie.


Alla creazione del prodotto concorreranno il software che gestirà la virtualizzazione, sul quale Emc sta lavorando, e gli switch di nuova generazione di Cisco, McData e Brocade. Quest’unione di forze darà vita, di fatto, allo storage router.


In arrivo c’è anche una soluzione integrata per il backup e recovery delle sedi periferiche. Frutto del potenziamento della partnership esistente con Cisco, il prodotto sfrutterà la tecnologia Wafs di Cisco (Wide area file services, tecnica che conferisce prestazioni di tipo Lan all’accesso da postazioni remote) in combinazione con i dispositivi Nas di Emc e permetterà alle sedi decentrate di usufruire di archiviazione, gestione e protezione dei dati in modo centralizzato.


Di risposta, pare essersi innescata la corsa alla virtualizzazione proprio dello storage di Emc. Sviluppare software interoperabile con le strutture della casa di Hopkington è ormai un must, proprio per occupare l’attesa dello storage router.


Non c’è più solo Ibm, con il San Volume Controller e il San File System, infatti, a supportare i sistemi di Emc. Ora la lista dei supporter include altri nomi importanti del comparto. Su tutti, Hitachi Data Systems e Sun. Le due società, infatti, hanno aggiunto alla propria offerta il supporto della virtualizzazione per i sistemi Emc.


Hitachi ha reso disponibile la propria piattaforma di virtualizzazione TagmaStore Universal Storage per gli Emc Symmetrix Dmx 800, 1000, 2000, 3000 e per i sistemi di storage Symmetrix 3000, 5000 e 8000. E a breve seguirà il supporto dei Clariion Cx. Un’offerta pressoché completa, quindi.


Stessi sistemi supportati anche da Sun, tramite gli StorEdge 9900, cioè la versione marcata Sun della serie Lightning 9900 di Hds, che attingono le capacità di virtualizzazione da TagmaStore. Ciò significa che gli utenti di sistemi Emc possono utilizzare il software di virtualizzazione di Hds per gestire operazioni di remote copy asincrone e per il partizionamento logico sui Symmetrix e Clariion.

Si riempie lo spazio San


Anche StorageTek, dal canto suo, ha siglato un accordo con Cisco, per la vendita della famiglia di director intelligenti multilayer e fabric switch Cisco Mds 9000 (progettata per fornire servizi di rete come l’integrazione multiprotocol/multitransport, Virtual San, sicurezza, gestione del traffico, diagnostica e gestione delle San) e dei relativi servizi e supporto Smartnet.


Oltre ai Cisco Mds 9000, StorageTek offre gli switch e i director di Brocade e McData (società che con la recente acquisizione di Cnt ha fatto un passo deciso nel campo dello storage networking, per costruire un’offerta end-to-end).


E in tema di Storage area network, anche Apple ha finalmente la propria offerta. Si tratta di Xsan, un file system cluster a 64 bit per MacOsX di classe enterprise che punta a fornire accesso scalabile ai dati condivisi per il consolidamento dello storage e il workflow in ambienti classici Macintosh: di post produzione video, data center, broadcast e high performance computing. Xsan è interoperabile con il file system StorNext di Adic e può essere utilizzato in ambienti eterogenei con piattaforme server con Windows, Unix e Linux.


Infine, anche la nuova realtà dello storage che si sposa al networking, sotto il profilo della sicurezza, Symantec-Veritas sta affrontando il tema dell’integrazione. E lo sta facendo in maniera morbida. Alle viste non paiono esserci defenestrazioni, piuttosto una generale ricerca di equilibrio. Tanto che c’è spazio per dare seguito alla roadmap stabilita da Veritas, che per questo periodo prevedeva l’aggiornamento di Backup Exec, storico prodotto della società, ora giunto alla versione 10.0, sia per Windows Server, sia come intera suite.


Secondo il management di Veritas si tratta del più importante adeguamento della soluzione di backup nella storia della società, dato che apporta oltre 100 nuove funzionalità. Il Ceo di Veritas, Gary Bloom, ha invitato a soffermarsi sulle capacità che la soluzione ha di far eseguire backup automatici e veloci. Il che renderebbe Backup Exec 10 appetibile anche per le piccole e medie imprese. La gestione centralizzata della soluzione, l’attività continua di data protection e l’interfaccia con soluzioni di storage basate su disco completano un quadro che tende all’automazione estrema delle operazioni. Di spirito analogo è la possibilità di effettuare backup sintetici, in luogo di quelli dell’intero file di dimensioni colossali, mediante la creazione di un’immagine virtuale o di un mirror del backup, che si attualizza con cambiamenti nei dati che possono avvenire anche ogni ora.

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