Livelli di servizio, la parola agli utenti

Uno studio di Forrester dice che l’approccio migliore consiste nel misurare le prestazioni a livello di utente finale.

Da una ricerca condotta da Forrester Consulting, per conto di Compuware (fornitore di soluzioni per l’It governance), emerge che la gestione dei livelli di servizio applicativo è un’operazione fondamentale, per garantire un’operatività adeguata sia al personale aziendale interno sia a clienti e partner.


Ma emerge anche che è opportuno farlo con un approccio tattico, ovvero partendo dalla misurazione dell’esperienza dell’utente finale, piuttosto che focalizzandosi sui singoli elementi dell’infrastruttura. Migliorare l’esperienza, tra l’altro, inciderebbe in maniera diretta su risultati economici.


L’indagine, come recita il comunicato, ha coinvolto 202 responsabili delle decisioni It di importanti società statunitensi ed europee.


Nel dettaglio, se l’88% degli interpellati concorda sull’importanza della gestione del servizio applicativo, c’è un consenso quasi unanime (87%) sul metodo ottimale per raggiungere tale obiettivo: quello di misurare le prestazioni a livello di utente per poi risolvere i problemi prestazionali più significativi.


Parallelamente, però, l’indagine ha anche evidenziato che vi sono alcuni limiti nel tipo di approccio, data la difficoltà di raggiungere tutti gli utenti, specialmente quelli remoti, per poter procedere alla raccolta di dati per l’analisi dei problemi. Un’altra barriera, poi, è rappresentata dal consumo di risorse necessario per risolvere i problemi prestazionali (il 94% del campione ha affermato di coinvolgere più persone). Fatto che giustificherebbe ampiamente il miglioramento dei processi che stanno dietro il problem solving.

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