L’Italia testa di ponte tra Europa e Africa in SchlumbergerSema

In seguito alla riorganizzazione, avvenuta dopo il merge tra le due società, il nostro Paese ha assunto, all’interno del gruppo, un ruolo strategico per spingere lo sviluppo di tecnologia Ict nell’area Ima (Mediterraneo, Africa del Nord e del Sud, Medio Oriente).

Dalla fusione di Schlumberger e Sema, nell’aprile 2001 è nato un gruppo di 30mila persone distribuite in 65 Paesi. Con Giovanni Linari presidente dell’area Ima (Mediterraneo, Africa del Nord e del Sud, Medio Oriente) di SchlumbergerSema andiamo a scoprire la nuova realtà di It e servizi che opera in Italia, che nel 2001 ha chiuso l’esercizio con 220 milioni di euro.

A distanza di un anno, quali sono le valenze e i plus di questa fusione?


"Il merger "tecnico" è stato immediatamente seguito da un’attività di integrazione condotta da un team dedicato. Questo team, formato da persone delle due aziende, Schlumberger e Sema, ha svolto un’attività notevole, tra maggio e settembre 2001. Sono state fatte oltre 6mila interviste al personale di tutti i livelli e sono stati sentiti più di 300 clienti di riferimento. Questa mole di lavoro ha portato molte idee interessanti e una serie di azioni da prendere, raccolte in un imponente dossier. Avere analizzato a fondo le due aziende ha portato, in breve tempo, a notevoli livelli di integrazione per quanto riguarda le persone, le tecnologie e la logistica. La rapidità dell’integrazione è stata facilitata anche dall’abitudine di Schlumberger a ragionare sulle enormi dimensioni, unita all’esperienza di Sema, che da sempre non è solo esperta di system integration, ma anche di human integration: non dimentichiamo che negli ultimi anni la crescita di Sema si è compiuta anche grazie all’acquisizione di aziende. Le valenze del merger sono riassumibili in un allargamento del "mercato geografico" e dell’offerta proponibile, anche in termini di "volume product". La plusvalenza consiste, invece, nel connubio di due culture, che il processo d’integrazione ha saputo omogeneizzare e armonizzare".

In Italia quali sono stati i cambiamenti apportati nella struttura e nell’approccio al mercato e quali i programmi di nuovi sviluppi?


"I cambiamenti apportati riguardano l’adozione dell’organizzazione per aree geografiche, l’Italia fa parte dell’area Ima di cui sono responsabile, per segmenti di mercato e per attività che costituiscono l’infrastruttura su cui costruiamo le nostre offerte. I segmenti di riferimento sono, oltre al tradizionale oil & gas di Schlumberger anche telecomunicazioni, energy & utilities, finanza, trasporti e Pubblica amministrazione. In Italia è attivo anche il settore enterprise nel quale rientrano industria, commercio e servizi. Ogni market segment è "coordinato" dal suo corrispondente segmento centralizzato. Traversalmente ai mercati sono attive tre practice: Managed services, Systems integration e Consulenza, al "servizio" dei market segment. In Italia, SchlumbergerSema opera con oltre 1.600 persone, con sedi a Roma, dove c’è la direzione generale e la presidenza dell’area Ima mentre a, Pont-Saint-Martin, in provincia di Aosta, è allocato il principale polo di servizio e governo. È, inoltre, presente a Ivrea, Milano, Torino, Napoli e Palermo. A Napoli è attivo il centro di ricerca e sviluppo, inaugurato nel 1989 dove lavorano 250 persone di grande valore, completamente inserite dal mercato del lavoro e dalle università. Palermo è la sede della nostra consociata Setesi, particolarmente attiva negli ambiti Pa e finanza. Con la nuova organizzazione, l’Italia diventerà sempre più un ponte tra lo sviluppo tecnologico dell’Europa e dell’Africa. Da qui, a noi spetterà il compito di svilupparci in quest’ultimo continente, partendo dai sistemi per Tlc, più facili da implementare perché il settore si basa su regole chiare, tecnologia standard, sistemi replicabili in qualunque parte del mondo. Progressivamente, cercheremo, poi, nuovi clienti in altri settori, sfruttando le diverse opportunità che si presenteranno. In alcune nazioni, per esempio, si parla già di deregulation nelle utilities. In Sudafrica, invece, stiamo implementando un sistema informativo socio-sanitario, sulla falsariga della sperimentazione fatta con la Regione Lombardia".

Nell’ambito della vostra offerta, quali sono state le aree che hanno avuto la maggior crescita?


"Nei servizi operiamo a tutto tondo, ma credo sia opportuno precisare anche il nostro ruolo nei prodotti. Per quanto riguarda l’hardware siamo leader nel settore delle smart card e nella gestione dell’intera catena del valore dei processi collegati. La società, in questo campo, ha 20 anni di esperienza, dispone di 11 centri tecnologici e di 13 centri di produzione, ha venduto oltre 2 miliardi di carte, è leader nelle tecnologie per le card a microprocessore e Java based, con capacità di system integration ineguagliabili. Analogo discorso per i terminali. Inoltre i nostri centri R&D sono impegnati nell’ideazione e nello sviluppo di suite applicativo-gestionali per i principali settori nei quali operiamo, come ad esempio Tlc, finance e trasporti. I Giochi Olimpici e il ruolo di SchlumbergerSema, meritano un cenno particolare, in linea con la capacità nel gestire progetti di notevoli dimensioni. Infatti la nostra società si era aggiudicata, nel dicembre del 1998, il più consistente contratto It nel mondo dello sport. A capo di un consorzio formato dalle 15 maggiori società tecnologiche, SchlumbergerSema è il worldwide information technology partner e top sponsor per i Giochi Olimpici che si sono appena tenuti e per quelli che si terranno nei prossimi anni: Atene nel 2004, Torino nel 2006 e Pechino nel 2008. A Salt Lake City non solo abbiamo integrato e gestito l’imponente sistema It, canale vitale per la diffusione dei risultati, degli eventi e per le informazioni relative agli atleti, spettatori e media in tutto il mondo, ma siamo anche stati l’organismo responsabile dell’Information technology center, che è stato il centro nevralgico per le Olimpiadi invernali, il motore che ha assicurato il funzionamento delle 10 sedi sportive, del villaggio olimpico, del centro stampa principale e di una struttura di 20-30 sedi logistiche addizionali. Inoltre, è stata assicurata l’alimentazione dati Internet al sito ufficiale Salt Lake City 2002, e SchlumbergerSema è stata responsabile per le applicazioni e integrazioni di circa mille terminali".

Come vi ponete nei confronti di servizi offerti in modalità Asp e pay-per-use?


"SchlumbergerSema, logo partner di Sap dal 1995, è la prima società di system integration e outsourcing ad aver siglato in Italia un accordo con Sap per la fornitura in modalità Asp/pay-per-use, delle più evolute e integrate soluzioni applicative basate sulla piattaforma mySap.com. Si tratta di un outsourcing globale ideato per le aziende che vogliono gestire i propri processi di business in modo integrato e semplificato. L’Asp di SchlumbergerSema consente alle aziende, in particolare alle Pmi di accedere a soluzioni applicative e servizi basati su sistemi Erp, Crm, di Business intelligence e sistemi Hr. Il modello di servizio è uno a molti, è basato su "template" ed è fruibile in modalità "pay-per-use", quindi con costi basati sull’utilizzo reale. Le architetture per l’Asp sono di tipo client/server, dedicate e o condivise, con accesso sia da rete geografica "tradizionale", sia da Internet".

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