L’It di aiuto vero

Stefano Suppini, responsbile It dell’azienda ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi spiega il suo system management.

Un Policlinico esteso, articolato in 30 padiglioni, che dispone di 163 reparti di degenza ordinaria e day hospital per un totale di 1.600 posti letto e circa 5.500 dipendenti. L’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna si caratterizza anche per altri numeri: completamente cablata, conta circa 2.000 utenti aziendali e 700 universitari collegati a una rete separata.


«Esistono indicatori non ufficiali, ma condivisi da chiunque segua l’It soprattutto in ambienti complessi – commenta Stefano Suppini, direzione Tecnologie informatiche e Sistema informativo aziendale, Policlinico Sant’Orsola-Malpighi -, in grado di esprimere il livello di assistibilità delle attrezzature informatiche con tecniche classiche, cioè non remote, vale a dire il numero delle macchine in rapporto alle persone dedicate al loro supporto, la distribuzione sul territorio, il grado di criticità delle procedure utilizzate, il tempo massimo accettato dall’utente per un fermo macchina. Fino a quando la risultante ottenuta mediando questi indicatori è rimasta sotto un determinato livello, non misurabile ma certamente percepibile, l’assistenza on site è stata possibile. Da alcuni anni, l’aumento del numero degli utenti e delle procedure da gestire è stato tale da richiedere uno strumento di gestione remota».


Un aiuto concreto alla gestione It del presidio felsineo è venuta dall’installazione di LanDesk Management Suite, che ha avuto inizio nel luglio 2002 con 500 licenze della versione 6.5. Da allora sono stati effettuati vari aggiornamenti fino ad arrivare alla release 8.5, oggi in uso. Le funzionalità maggiormente apprezzate sono il controllo remoto dei pc aziendali e l’inventario hardware e software di ogni postazione, oltre alla distribuzione delle patch e al deployment di software applicativo. La soluzione è estesa a tutte le aree aziendali (sanitaria, amministrativa, tecnica, generale), con una densità di unità installate variabile a seconda dell’area di appartenenza.


La soluzione è stata individuata in base ai risultati di un test e valutando le referenze ottenute da altri utenti. «Un indicatore di efficienza interessante – prosegue il manager – è che il 60% delle chiamate di intervento tecnico ricevute dalla centrale operativa viene chiuso contestualmente alla telefonata, utilizzando quasi sempre il controllo remoto».


Attualmente, sei tecnici sono in grado di gestire in remoto più di 400 chiamate al mese; ognuna delle quali, in media, si conclude con la soluzione del problema nell’arco di 15 minuti. «Siamo in grado di risolvere il problema in pochi minuti e di intervenire appena questo si presenta – conferma Lilia Liverani, dirigente responsabile Tecnologie informatiche e Servizio informativo aziendale. In questo modo, possiamo dedicarci ad altre operazioni It».


In un secondo momento, infine, l’azienda ospedaliera bolognese ha integrato il software fornito da LanDesk in un contesto più ampio costituito dall’applicativo di help desk e da quello dell’inventario dei beni aziendali e delle codifiche delle unità operative aziendali, utilizzando anche le informazioni contenute nel database.

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