L’Isola di Man apre le braccia all’high-tech

L’amministrazione dell’isola dei gatti senza coda ha deciso di attirare l’industria It con ulteriori agevolazioni fiscali.

16 gennaio 2004

Potrebbe esserci un nuovo paradiso fiscale a scopo tecnologico in Europa: l’Isola di Man.


Quella che è già residenza privilegiata di molti vip inglesi, per esempio l’ex-pilota ferrarista Nigel Mansell, ha deciso di attrarre con ulteriori agevolazioni l’industria high-tech, per fare concorrenza alla vicina Irlanda e per ampliare il “corridoio M4”, che va dalla cosiddetta “Silicon Glen” al sud-est inglese, cioè l’area del Surrey attorno a Guilford.


Nell’isola, dove si batte moneta circolante inglese, sono già presenti alcuni produttori di giochi per pc.


Il responsabile dell’e-business dell’Isola di Man, Tim Craine, ha evidenziato che esistono anche solidi presupposti tecnologici oltre a quelli fiscali.


Craine ha ricordato come l’isola dei gatti neri senza coda sia stato il primo territorio del Regno Unito ad avere una rete 3G e che l’Adsl arriva praticamente dappertutto: la copertura broadband è infatti del 100, dato che l’amministrazione locale paga tutti i costi di installazione.


Insomma, non sarà l’India, ma è sempre un’alternativa, con sette voli al giorno da e per Londra.

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