L’Internet italiana? Cara e lenta

Secondo Altroconsumo le tariffe per la connessione a Internet sono più alte della media europea

Probabilmente non è l’unica causa della più lenta diffusione di Internet
anche nelle aziende. Ma se teniamo conto che esistono 2,3 milioni di imprese con
un solo addetto, 714 mila con due e 577 che arrivano a cinque dipendenti, forse
anche il prezzo della connessione può incidere. Per questo fa discutere
l’indagine di Altroconsumo che ha bocciato l’Adsl italiana “la più lenta
e cara d’Europa”
. Non è una novità visto che già un paio d’anni fa era
stata emessa una sentenza simile. Da allora gli aesperti dell’Associazione dei
consumatori hanno verificato che i costi sono leggermente calati e la velocità è
aumentata. Ma ancora non ci siamo. L’Internet italiana rimane più cara della
media europea.


“Il mercato in Italia è ingessato – scrive Altroconsumo – , la
concorrenza non gioca e tutti gli operatori sono allineati sui prezzi dell’ex
monopolista, Telecom Italia. Con ripercussioni sull’effettiva convenienza delle
offerte”.

Gli esempi non mancano. per un uso medio della Rete (un’ora al giorno di connessione, 30 al mese) si va dai 10 euro offerti dal provider olandese 12Move ai 47,44 euro dello spagnolo Telefonica. Ai primi posti in classifica si trova l’italiano Tele2 Adsl Flat 2 Mega che costa comunque 18,90 euro al mese, cioè molto di più dei contratti meno cari nei Paesi Bassi e in Francia.
Per un uso elevato della Rete (5 ore
al giorno di connessione, 150 al mese), Francia, Paesi Bassi, Germania,
Regno Unito, e Portogallo offrono tariffe più contenute di quelle
italiane
. I contratti più economici della Penisola, Tiscali Adsl 12
Mega Flat e Wind Libero Mega sono a 29,95 euro, cioè il doppio rispetto al più
conveniente in Europa, il provider francese Club Internet (14,90 euro).

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