La produttività americana sta attraversando un periodo difficile, ma l’Internet economy, che tanto ha contribuito a farle raggiungere le vette più alte negli ultimi anni ’90, ha continuato a pesare per un quinto sul fatturato della prima …
La produttività americana sta attraversando un periodo difficile, ma
l’Internet economy, che tanto ha contribuito a farle raggiungere le
vette più alte negli ultimi anni ’90, ha continuato a pesare per un
quinto sul fatturato della prima metà dell’anno 2000. Questo quanto
rilevato dalla analisi semestrale prodotta dall’Università del Texas
e sponsorizzata da Cisco Systems. In base allo studio, il fatturato
Internet ha raggiunto i 374 miliardi di dollari nei primi due
trimestri dell’anno scorso. Il tasso di crescita è stato del 64%, un
incremento di 4 punti superire alla media degli altri settori
economici americani. Per ottenere questi risultati, la Internet
economy ha potuto fare leva su una forza lavoro di tre milioni di
persone; alla fine del 1999 erano 2,5 milioni. Il numero del
personale è il doppio dei dipendenti dell’industria edilizia, e può
contare su 60.000 persone in più se confrontato con il settore
assicurativo. Anche il tasso di crescita è stato superiore.
Considerato anno su anno, il personale è incrementato del 29%. Negli
altri settori si è limitato al 7%. Tra le posizioni a maggiori
impiego risulta il personale tecnico It, con il 28%, e la vendita e
il marketing, con il 33%. Anche il livello di produttività è
cresciuto. Dal primo al secondo trimestre, il fatturato per
lavoratore è, infatti, aumentato del 11,5%. La fotografia dello
studio sarà di certo corretta a giugno di quest’anno, quando saranno
rilasciati i dati del terzo e quarto trimestre 2000. Ma la ricerca
offre uno sguardo abbastanza corretto sul peso dell’Internet economy.