L’instant messaging si fa largo in ufficio

Il 27% degli utenti utilizza i servizi di messaging per parlare di lavoro. I risultati di un’indagine NextPlora-Microsoft.

L’instant messenger per il piacere, Skype per il dovere. E’ questa la differenza fondamentale che divide l’Im, targato soprattutto Microsoft con Windows Live, dalla telefonia VoIP secondo quanto afferma l’indagine di Nextplora e Microsoft che ha analizzato per il secondo anno di seguito il mondo della messaggistica istantanea.


L’Im, però, il suo spazio in ufficio se l’è conquistato visto che il 37% lo utilizza in azienda e che il 27% lo utilizza abitualmente per parlare di lavoro, valore che sale al 36% prendendo in considerazione gli uomini fra i 25-43 anni.


Come tutti i dati che riguardano la messaggistica istantanea si tratta di numeri in forte crescita dove gli uomini valgono il 56% degli utilizzatori contro il 46% delle donne. Il ritardo dell’Italia si registra anche in questo campo ma il suo tasso di crescita è il più elevato in Europa. Numeri che si traducono anche in business per Microsoft visto che Windows Live è il primo prodotto per fatturato pubblicitario della divisione per quanto riguarda l’online marketing.


L’Im si conferma strumento di grande diffusione andando a coinvolgere il 72% della popolazione attiva in rete con la fascia d’età fra i 16 e i 24 anni che si conferma come la più assidua utilizzatrice del servizio.


A seconda dell’età cambia poi il modo di utilizzo. Fra i 16-24 anni maschi e femmine senza grandi differenze parlano con la cerchia di amici. In questo caso l’Im sostituisce telefono e Sms.


Per i maschi tra i 35 e i 44 anni il focus è sulla possibilità di contattare persone difficili da incontrare come vecchi amici o persone conosciute durante le vacanze. Per le donne oltre i 45 anni, invece, l’Im permette di mantenere i contatti famigliari.

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