L’innovazione tecnologica trasporta Atm

Azienda Trasporti Milanesi si è rivolta a Elsag per realizzare il sistema Rcc, che consente la localizzazione dei mezzi di superficie. La società ligure, inoltre, fa parte del consorzio che dovrebbe sviluppare il sistema di riscossione della tariffa, mediante tessera a microchip

Ogni giorno trasporta due milioni di passeggeri e mette in campo
26.617 corse con 2.136 veicoli. Atm (Azienda Trasporti Milanesi) in
questi ultimi anni si è attivamente impegnata per avviare un
rinnovamento tecnologico. “Fino a qualche anno fa, Atm comunicava
molto poco con gli utenti
– ha esordito Roberto Massetti, direttore
generale dell’azienda
-. Le cose, però, sono cambiate. Abbiamo
modificato il nostro modus operandi, puntando su sistemi moderni di
interrelazione con il pubblico, come la creazione di un sito Internet
e l’attivazione di indicatori di fermata elettronici a messaggio
variabile sulle linee di superficie e sulle banchine della
metropolitana
“.
Da tre anni è, inoltre, attivo un call center gestito in outsourcing
e collegato alle sale operative dell’Atm, il cui scopo è quello di
fornire in tempo reale agli utenti le informazioni sulla rete.


Il salto verso il presente

Dal punto di vista tecnologico, il grande balzo in avanti è stato
compiuto con la gestione dei sistemi operativi collegata a quella dei
veicoli. “Anni fa – ha ricordato Massetti -, ai capolinea c’era una
persona con una tabella in mano che tracciava un segno con una matita
rossa o blu a seconda che la vettura arrivata fosse in anticipo o in
ritardo rispetto alla tabella di marcia. Tuttavia, per una questione
di costi, quella persona non poteva stare lì tutto il giorno.
Inoltre, non aveva alcun potere d’intervento. Si è, quindi, pensato
di creare un sistema che, nell’arco delle 24 ore, fosse in grado di
fornire la posizione di tutti i veicoli in esercizio e che potesse
indicare se questi erano in orario o meno rispetto alla tabella di
marcia
“. Da qui è partita l’ideazione di un sistema chiamato Rcc
(Regolazione controllo centralizzato) o Avms (Automatic vehicle
monitoring system), che consente di avere un’informazione continua
sulla localizzazione dei mezzi di superficie, sul distanziamento tra
le vetture e sulle condizioni di carico. Questo strumento, che è
stato realizzato da Elsag e Oti (Gruppo Marconi), gestisce la
totalità dei mezzi di superficie in servizio nell’area metropolitana
e nell’interland cittadino. Alla base del suo funzionamento c’è
l’autoallocazione: un computer a bordo di ogni mezzo consente di
stabilirne, instante per istante, la posizione sul territorio,
arricchendo l’informazione con altri dati come per esempio il
conteggio dei passeggeri. I dati sono trasmessi via radio al centro
operativo a intervalli di circa 30 secondi. Anche gli utenti possono
trarre vantaggio da tale sistema, sia presso le fermate più
importanti, dove sono presenti visualizzatori in grado di indicare il
tempo di attesa stimato per ciascuna linea in transito, sia a bordo
dei mezzi, dove sono fornite indicazioni visive e sonore sulle
successive fermate.
La realizzazione del progetto si è articolata in varie fasi: analisi
delle esigenze di Atm, definizione delle specifiche funzionali e
prestazionali, realizzazione del sistema hardware e software, nonché
installazione, tuning, affiancamento e training in fase di
avviamento. Da un punto di vista funzionale, il sistema è
caratterizzato da un radiolocalizzatore, dalla raccolta dei dati di
bordo, dal conteggio dei passeggeri saliti e scesi per singola
fermata, dalla gestione di anticipi e ritardi, dalla gestione della
comunicazione fonia/dati tra centro operativo e periferia via radio,
dalla rappresentazione tabellare dello stato delle linee, dalla
visualizzazione grafica della posizione dei mezzi, dalla gestione
dinamica dell’orario e delle anomalie di servizio e dalle
informazioni all’utenza su anticipi e ritardi del mezzo.
Tutte le informazioni sono raccolte da un centro operativo che
gestisce il sistema attraverso la visualizzazione grafica delle
vetture in servizio. L’operatore ha a disposizione dei monitor con
una configurazione topografica, in pratica una linea disegnata sulla
cartografia cittadina con punti che indicano la posizione delle
vetture. In questo modo, nel momento in cui sopravvengono dei blocchi
si può vedere la posizione del mezzo e inviargli via radio l’ordine
per deviare il percorso seguendo la direzione migliore. In un secondo
monitor, l’operatore vede un segmento di linea con un certo numero di
fermate. Questo permette di controllare se la vettura è in anticipo o
in ritardo rispetto a quanto previsto: sono forniti lo scarto in
minuti e lo stato di riempimento. Tutti i veicoli sono, infatti,
dotati di un sistema di fotocellula a riflessione.
Con i dati ricavati dal sistema Rcc è, inoltre, possibile
diversificare la programmazione dell’esercizio, suddividendo il
percorso in tratte a velocità omogenea per ottenere una
pianificazione degli orari più aderente alle reali condizioni del
traffico, alle sue variazioni e alle richieste degli utenti. Sulle
linee della metropolitana, Atm ha progettato sistemi di controllo
della circolazione che forniscono informazioni continue sulla
localizzazione dei convogli.


Il bus a chiamata

Il fiore all’occhiello di Atm è tuttavia Radiobus, un mezzo a
chiamata attivo dalle 20 alle 2 del mattino, ovvero nelle ore di
maggior rischio per la sicurezza dei passeggeri. Il servizio offre un
comfort simile a quello del taxi ma ai costi contenuti del trasporto
collettivo. Radiobus, infatti, permette al cliente di essere
prelevato o accompagnato a non più di 50 metri dalla propria
destinazione. Il percorso è costruito di volta in volta attraverso un
software (realizzato ad hoc per Atm dalla società Powersoft di
Firenze, che sviluppa soluzioni per la mobilità e la gestione del
traffico) in base ai segmenti di destinazione dei singoli utenti
trasportati. Per ottenere questo risultato, era necessario segnalare
con continuità al conducente quale tragitto seguire e a quali fermate
far scendere i passeggeri. Una simile esigenza ha richiesto
l’installazione a bordo dei veicoli di un navigatore satellitare. Il
servizio è accessibile tramite prenotazione da telefono (le chiamate
sono convogliate verso il call center) o via Internet.
Tra le innovazioni tecnologiche introdotte da Atm emerge anche il
sistema Intellibus che, durante lo svolgimento del servizio, consente
di rilevare in modo costante il funzionamento dei sottosistemi del
veicolo, trasmettendone i parametri a un centro di controllo in modo
differito al rientro in deposito o con monitoraggio continuo in tempo
reale. Questo sistema, attualmente attivo su 240 mezzi, consente di
prevenire i guasti, permettendo di sostituire il veicolo stesso
all’insorgere di funzionamenti anomali e anche di verificare il
corretto dimensionamento del sottosistema di bordo. Atm sta, inoltre,
operando per arginare il fenomeno della criminalità con
l’istallazione di 1.300 telecamere in vettura e nelle stazioni della
metropolitana con registrazione delle immagini.
Un ulteriore progetto che l’azienda ha in corso di attivazione
riguarda lo sviluppo del sistema di riscossione della tariffa
mediante una tessera a microprocessore, che consentirà di viaggiare
sull’intera rete di trasporto pubblico con un unico documento ed
eventualmente di pagare i parcheggi e tutti gli altri servizi,
rendendo le tariffe flessibili e personalizzate. Del progetto, che
sarà integrato con il sistema Avms, si sta occupando un consorzio
composto da tre società: Elsag, Ascom e Firema. Infine, è in fase di
sperimentazione Disia (disinquinamento ambientale) realizzato in
collaborazione con consulenti esterni che permetterà, in vaste aree
della città, il controllo del traffico. Grazie all’integrazione con
AvmsI, i semafori saranno gestiti da un software che ne dirigerà i
flussi, favorendo il trasporto pubblico e incrementandone la
velocità.

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