L’innovazione It spinge lontano il Made in Italy

Archery_Bersaglio_TargetCresce il numero di piccole e medie imprese italiane pronte a migliorare tecnologicamente i propri modelli di business per potenziare l’offerta di prodotti e le strategie per seguire nuovi scenari di mercato.
A sostenerlo è Vertigo Consulting, realtà di Agrate Brianza (Mb) esperta di integrazione di sistemi che, negli ultimi quattro anni, ha registrato crescenti richieste da parte di Pmi clienti sempre più spesso interessate a soluzioni sofisticate per comunicare con il resto del mondo.

Tra loro, c’è Technoform Bautec, azienda di Lainate (Mi), specializzata nello sviluppo e nella produzione di profili in poliammide di alta precisione, che ha intrapreso la strada dell’innovazione mantenendo costantemente aggiornata la propria infrastruttura It per dimostrarsi competitiva anche in mercati esteri, come Emirati Arabi, Nord America e Cina.

Sulla medesima lunghezza d’onda compare A.A.G. Stucchi, storico brand che da Olginate, in provincia di Lecco, dal 1944 a oggi ha saputo trasformarsi in un Gruppo presente in cinque Continenti, con la una rete commerciale ricca di agenti e distributori specializzati nel settore lighting.
A risultare vincenti, secondo Guido Conti, It manager dello specialista in illuminazione, sono stati “i vantaggi ottenuti in breve tempo dal nuovo servizio di virtualizzazione, che ci hanno permesso di avere maggiore visibilità e risposte da clienti e prospect, raggiungendo nuovi mercati in Sud America, Australia e Africa”.

Una linea, quest’ultima, condivisa anche da Massimiliano Calcerano, It manager di Omar Lift, realtà di Bagnatica (Bg), i cui componenti per ascensori sono venduti in tutto il mondo. Per Calcerano, infatti: “L’installazione di nuove infrastrutture ha reso possibile l’automazione di alcuni processi rendendo più snella la produzione e più competitiva la nostra azienda portando, in meno di un anno, a un aumento del 30% dei clienti”.

La crescita in un contesto competitivo mondiale è, quindi, determinata dall’innovazione che consente di fornire servizi di alto livello e di mantenere i costi contenuti. Già nel 2013 lo sosteneva il 46% delle 100 aziende italiane interpellate da una ricerca globale condotta per Sap dall’Istituto Oxford Economics. Basti pensare che, solo due anni fa i piccoli e medi imprenditori italiani trainano l’export meglio delle grandi realtà economiche esportando per un valore di 72,9 milioni di euro.

Da qui la constatazione che distinguersi per prodotti artigianali di elevata qualità anche all’estero non basta più se a contorno non c’è un supporto informatico efficiente ed efficace in tutte le fasi del business.
Grandi o piccole che siano le aziende, il potenziamento dell’offerta di prodotti e delle strategie per seguire nuovi scenari di mercato passa obbligatoriamente per il miglioramento tecnologico dei propri modelli di business.

 

 

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