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L’importanza delle parole: intervista a musiXmatch

SMusicMatchulle pagine di Applicando abbiamo avuto modo di conoscere svariate realtà italiane attive nel mondo delle tecnologie e dei contenuti digitali e brillanti protagoniste nei propri settori di riferimento. La “app economy” parla anche italiano: o meglio, nel caso dell’azienda di cui facciamo la conoscenza questo mese, parla tante lingue diverse. E lo fa a tutta voce, cantando.

musiXmatch è infatti la realtà italiana che ha creato quello che l’azienda definisce “il più vasto catalogo di testi al mondo”, con le lyric di oltre sette milioni di canzoni in 32 diverse lingue, fruibili mediante dispositivi desktop e mobile attraverso app, API e servizi cloud. Dell’applicazione per Mac e dell’app per iOS abbiamo parlato su Applicando n. 332, gennaio 2014. Il servizio musiXmatch non si limita naturalmente al supporto per i sistemi Apple: la compatibilità copre l’utenza Windows e Android e, come ci viene illustrato anche nei contenuti dell’intervista, si sta estendendo verso territori relativamente nuovi quali Spotify, i Google Glass e le smart TV. L’esperienza di lettura dei testi delle canzoni si espande quindi gradualmente su tutti i dispositivi che costellano la nostra vita digitale e la piattaforma musiXmatch si arricchisce man mano anche di funzionalità accessorie, quali il riconoscimento automatico dei brani o la visualizzazione dei testi sul televisore mediante il supporto per Apple TV e Chromecast.

Dall’idea iniziale di Massimo Ciociola e Gianluca Delli Carri, il progetto musiXmatch ha assunto un profilo internazionale e dimensioni importanti, e si è impreziosito grazie a collaborazioni con aziende di spicco del settore e a una community sempre più numerosa di appassionati e di utenti che partecipano anche attivamente per arricchire e migliorare la collezione di testi di canzoni.

Per conoscere più da vicino musiXmatch abbiamo interpellato Loreto Parisi, Head of Application Development dell’azienda, che a sua volta ha coinvolto per alcune risposte anche Valerio “Valdez” Paolini, Metadata & Architecture e co-founder, e Francesco Delfino, Cool things Evangelist e co-founder.

Lasciamo dunque la parola al team di musiXmatch.

Potete illustrare ai lettori di Applicando quali sono state le novità che hanno coinvolto la piattaforma musiXmatch negli ultimi mesi?
musiXmatch è impegnata nello sviluppo di una piattaforma per il discover e l’annotation dei testi delle canzoni. Il sito community.musixmatch.com permette di esplorare i testi attraverso i generi e la lingua, per cui è possibile ricercare i testi della musica elettronica giapponese, oppure i testi più importanti dell’Opera italiana. È possibile navigare per autore, ad esempio scoprendo gli arrangiamenti e i testi scritti da Giorgio Moroder. Le annotation permettono agli utenti della community di attribuire significati nuovi e immagini ai testi, oppure di spiegarne il contenuto.
Le applicazioni mobile si arricchiscono di nuove funzionalità, volte a dare maggiore integrazione rispetto alle app musicali più utilizzate dagli utenti. Così FloatingLyrics sulla app Android permette di visualizzare il testo sincronizzato con la musica dai sempre più numerosi player che supportano questa funzionalità. I principali player Android sono supportati: Google Play Music, Spotify, Deezer, Rdio, Rhapsody tra i tanti.
Sia la app per iOS che per Android supportano ora il mirroring sulla TV attraverso Chromecast, che permette così di avere il testo sincronizzato e la musica direttamente a casa sul proprio televisore. Questo si aggiunge al supporto per Apple TV già presente su iOS.

Su cosa state lavorando per il prossimo futuro?
musiXmatch sta lavorando sulle nuove tecnologie messe a disposizione da Google e Apple nel prossimo futuro. La app Android supporta Google Wear e visualizza i testi sincronizzati sul proprio smartwatch Android.
La app per i Google Glass presente su Glassware dà una dimensione nuova alla musica, permettendo ad artisti o appassionati di cercare e visualizzare i testi a tempo con la musica attraverso gli occhiali.
Le nuove app supportano sempre di più le interfacce verso la TV, che permettono di fruire della musica e del testo nella propria living room (Lyrics In Your Living Room), sia attraverso i set-top-box quali Apple TV e Chromecast, sia attraverso la connessione diretta alle nuove Smart TV di LG e Samsung.

Avete lanciato anche un prodotto hardware, il microfono Mic. Come mai questa scelta?
Il musiXmatch Mic è la naturale evoluzione dei prodotti musiXmatch rivolti agli appassionati e ai musicisti. Il Mic si integra perfettamente con le app musiXmatch iOS e Android, e consente di sfruttare appieno la funzionalità di testi sincronizzati con la musica, permettendo anche di valutare le proprie capacità canore.

Immaginiamo che la community rivesta un ruolo importante nella piattaforma musiXmatch: come si sta evolvendo?
La community degli utenti riveste un ruolo molto importante in musiXmatch, in quanto gli utenti danno un contributo fondamentale al miglioramento della conoscenza sui testi delle canzoni. Gli utenti partecipano attivamente dalle app mobile e da desktop, aggiungendo e revisionando i testi, contribuendo così al miglioramento del catalogo musicale. La nuova funzionalità delle annotation permette di aggiungere nuovi contenuti e significati ai testi, dandone una diversa chiave di lettura.

Dal punto di vista del software, il settore più vivace sembra essere chiaramente quello mobile.
Le piattaforme mobile oggi superano di fatto per traffico web e per utilizzo il mondo desktop. musiXmatch rivolge la propria attenzione a entrambi i mondi, desktop e mobile, puntando sulla sincronizzazione delle proprie app attraverso il cloud, e a una esperienza comune di uso tra i due mondi.

Parlateci un po’ della vostra azienda e della sua storia. Come è nata l’idea dei testi delle canzoni?
musiXmatch nasca da un’idea del CEO Max Ciociola insieme con il co-founder e COO Gianluca Delli Carri di costruire un database digitale di testi di canzoni musicali licenziati e di distribuirli a livello internazionale su tutte le piattaforme attraverso una API e direttamente attraverso le proprie app. Il team si completa di esperti nei diversi settori di Internet e del Mobile: Giuseppe Costantino per API & Frontend, Francesco Delfino, Platform Evangelist, Valerio “Valdez” Paolini per Metadata & Architecture, Loreto Parisi per Application Development, e Matteo Pomi per Customers Acquisition Strategy.

È difficile far nascere e crescere un’azienda legata alle nuove tecnologie in Italia?
La migliore descrizione del contesto e della passione messa in musiXmatch può essere descritta solo dal post “3,7 mln di Passioni” in “Little Italy Startup by max ciociola” scritto dal CEO in occasione del primo funding di MusiXmatch.
Leggere per credere!

Che rapporto avete con Apple e con la piattaforma Mac e iOS?
Le piattaforme iOS e Mac rivestono un ruolo di primaria importanza per musiXmatch. La app iOS integra le nuove funzionalità dei sistemi operativi mobile Apple e ne spinge al massimo le potenzialità (come per il mirroring dei testi sulla Apple TV e lo scrobbling della musica in background). Nel mondo desktop stiamo seguendo la attuale evoluzione di Mac OS X vero il nuovo Yosemite e l’integrazione mobile su iOS 8.

Nel lavoro di creazione, manutenzione e ampliamento di musiXmatch e del suo catalogo di testi, che peso hanno in proporzione le attività di sviluppo, quelle editoriali e quelle commerciali con le case discografiche e gli editori?
Tutte queste attività concorrono al successo del prodotto. Sviluppo, design e curation dei contenuti sono tutte necessarie in egual misura a dare la migliore esperienza per l’utente finale e l’utilizzatore delle API.

Quali sono le difficoltà tecniche di portare avanti una soluzione multipiattaforma, che comprende sia applicazioni desktop sia mobile, tutte “foraggiate” da un servizio online che si appoggia su un vastissimo database? Lo sviluppo è realizzato completamente in Italia? E le infrastrutture?
Nello sviluppo di soluzioni multipiattaforma numerose sono le difficoltà tecniche da valutare a ogni nuovo progetto. musiXmatch ha adottato in questo momento soluzioni “native” per lo sviluppo dei proprio prodotti, che richiedono sì maggior tempo di sviluppo, ma vanno a favore di una maggiore integrazione con le caratteristiche specifiche di ciascuna piattaforma (ad esempio il nuovo FloatingLyrics su Android, oppure le funzionalità audio avanzate su iOS). Tutte le app sono sviluppate in Italia dai nostri team iOS, Android e Windows, composti da designer, informatici e ingegneri italiani. È di recente nato un team dedicato principalmente a ricerca e sviluppo di cui fa parte il nostro nuovo ricercatore indiano Varun.
musiXmatch utilizza per le proprie infrastrutture Amazon Web Services e Microsoft Azure.

Collaborate con qualche azienda terza per musiXmatch, italiana o estera?
musiXmatch ha collaborato con l’azienda italiana IK Multimedia per lo sviluppo del proprio microfono.
La funzionalità del MusicID, che permette il riconoscimento dei testi delle canzoni tramite TV o radio, è sviluppata in diretta collaborazione con l’azienda californiana Gracenote.
musiXmatch inoltre collabora con Spotify nello sviluppo della proprio app su Spotify Desktop e per l’integrazione mobile. Collabora inoltre con Facebook e Google Plus per l’integrazione in anteprime delle nuove funzionalità delle piattaforme sulle proprie app.

Avete trovato disponibilità da parte delle case discografiche e degli editori dei testi a recepire il servizio offerto da musiXmatch, o ci sono state difficoltà nella gestione dei diritti? È importante secondo noi sottolineare che musiXmatch offre delle API per la distribuzione del tutto legale dei testi, corretto?
I testi di canzone, come per la musica, richiedono diritti per la distribuzione e la fruizione. È una piattaforma complessa dove agiscono diversi attori di cui tenere conto. Ed era in formato cartaceo per la maggior parte… La digitalizzazione e il modello di gestione automatico dei contenuti è la vera chiave di questo ecosistema; ed è solo il primo passo da compiere…
Siamo in continuo contatto con gli editori, che ci forniscono dati aggiornati che vengono associati alle lyrics visualizzate e infine utilizzati per attribuire le viste ai detentori dei diritti.
Il processo è perlopiù automatico e sfrutta tutte le informazioni disponibili nei nostri cataloghi, per esempio, quando riceviamo un’opera scritta da Shawn Carter e il titolo corrisponde a un pezzo di Jay-Z sappiamo di aver trovato una corrispondenza, perché il nostro sistema sa che Shawn Carter è Jay-Z.
Purtroppo non è tutto automatizzabile e a volte è richiesto un lavoro manuale per sistemare i grovigli di attribuzioni che ogni tanto si incontrano.

Molti di voi provengono da esperienze legate al mondo Internet e dei social: quanto hanno influito queste esperienze passate?
Una profonda conoscenza di Internet e delle piattaforme social (come Splinder e Dada.net) danno un contributo significativo alla comprensione dei nuovi prodotti e delle nuove funzionalità. L’evoluzione verso il mobile e le app è la naturale evoluzione di queste piattaforme nate sul web 2.0.

(Applicando n°341)

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