Sviluppato in Java, si basa sugli standard Xml, sulla programmazione a oggetti e su tecnologie proprietarie.
Aumentare la produttività dei knowledge worker, generando hyperlink automatici in documenti eterogenei, e ricercare le informazioni tramite search engine, che utilizzano anche metadati individuati automaticamente. Questo il core di Lightobjects, nato per supportare la gestione della conoscenza nelle organizzazioni. Il sistema, che in base al programma Logical Information Global HyperText (Light) del Cern è scritto in Java, si basa sugli standard Xml, sui concetti della programmazione a oggetti e su tecnologie proprietarie, è sviluppato e commercializzato da Lightobjects, società fondata un anno fa grazie ai finanziamenti di myQube, venture capitalist partecipato da Pirelli, Benetton, Banca Intesa, Merril Lynch, Mediobanca e altre società. L’obiettivo che la società svizzera si pone è di raggiungere 60 milioni di dollari di fatturato nel 2003, arrivando al breakeven nel 2002.
Informazioni chiare
Secondo Alberto Aimar, co-fondatore dell’azienda, «con Lightobjects è possibile accedere a informazioni in qualunque formato digitale esse siano, trasformarle in modo neutrale per la gestione sulle varie piattaforme, rese disponibili tramite browser o altro programma di accesso ai dati, iperlinkate in modo dinamico nelle parti più significative, e, infine, distribuite abilitandone la condivisione in rete e la visualizzazione su vari tipi di devic».
In particolare, i documenti sono analizzati al fine di identificare il tipo di contenuto e di stabilire la relativa categoria. L’operazione è eseguita automaticamente con riferimento all’intero documento o a parti di esso (parola, paragrafo, capitolo, summary e così via). Il risultato è una mappatura digitale, disponibile per successivi utilizzi in un formato Xml neutrale che ne consente la gestione su qualsiasi piattaforma.
Le nuove informazioni digitali sono chiamate “light object”. Una volta definite, il sistema mette in relazione i rispettivi significati attraverso la specificazione del dominio di appartenenza e di parole-chiave, generando iperlink per le relazioni più significative, sulla base di un’analisi testuale e contestuale, realizzata con strumenti di intelligenza artificiale e di text mining. Pensando, per esempio, al codice civile, la citazione dell’articolo 10 nell’articolo 20 genererebbe automaticamente un iperlink di collegamento anche tra l’articolo 10 e tutti quelli, affini per contesto, facenti parte del codice. Le informazioni ricavate mettendo in relazione i light object sono ordinate e visualizzate in un hyperlink system navigabile tramite browser o altro programma di accesso ai dati.
Funzionalità avanzate
A conclusione, tra i vantaggi di Lightobjects ricordiamo la possibilità di integrare la soluzione in piattaforme esistenti, processare i documenti nel formato originario, organizzare le informazioni minimizzando l’intervento manuale, ampliare la navigabilità del sistema di conoscenza che un’organizzazione decide di darsi, ottimizzare la velocità di trasferimento dei dati, minimizzare il training.