L’identikit del leader dell’innovazione

La Bocconi ha tracciato un profilo con le caratteristiche principali che deve avere una società che punta sulle nuove idee per processi e prodotti

La società leader ha un processo formalizzato di innovazione al quale devono
contribuire tutte le figure aziendali compresi i clienti. Impiega metodi formali
di gestione dei tempi, dei costi e dei rischi dei progetti e organizza momenti
di incontro per la generazione delle idee. Sono questi i primi punti del profilo
tracciato dall’università Bocconi sulle caratteristiche delle aziende che più si
differenziano per la generazione di nuove idee di processo o di prodotto.



L’analisi dell’ateneo milanese si
sposa con le indagini della School of management del Politecnico di Milano che
nel processo di innovazione aziendale ha individuato una figura, denominata
pivot, che ha il compito di stimolare la formazione di nuove
idee in azienda e portarle a compimento. Il pivot non deve essere però una
figura isolata, ma pienamente inserita nel contesto aziendale dal quale deve
ricevere pieno supporto. Per la sua attività è fondamentale in particolare avere
il sostegno della proprietà o del top management dell’azienda.




Secondo una ricerca del Boston
Consulting
group è molto spesso il Ceo (proprietario o manager) a
spingere l’acceleratore in questo senso, mentre all’opposto molto raramente
(l’1% dei casi) è il responsabile It a farsi promotore del lancio di nuovi
prodotti o processi aziendali. L’identikit dell’ateneo milanese è articolato
attraverso tre aree: il governo della fase di innovazione, gli input del
processo e l’orientamento al processo di innovazione
. Oltre alla prime
caratteristiche citate il leader deve presidiare attentamente il marketing
clienti, lo sviluppo della tecnologia sul marketing e gli skill interni, riesce
a portare più del 70% dei progetti di innovazione alla fase di lancio e a
lanciare sul mercato più del 70% dei progetti.


Per quanto riguarda il processo
di innovazione aziendale, il motore dell’innovazione deve impiegare meccanismi di incentivazione legati alle nuove idee, cerca le risorse finanziarie, sperimenta in modo sistematico le nuove tecnologie industriali e svolge un’attività continuativa di monitoraggio del marketing e dei bisogni dei clienti.
Infine c’è l’area dell’orientamento alle nuove idee per
l’azienda con la realizzazione di piani strategici che devono essere sostenuti
dalla proprietà e dalla direzione, la condivisione della responsabilità dei
progetti di innovazione It fra chi si occupa dell’information technology e le
funzioni utenti, il collegamento diretto fra responsabile It e top management e
una quota superiore al 40% del budget It da dedicare a progetti di innovazione
radicale.


Le decisioni di investimento
, inoltre, vengono prese dalla funzione sistemi informativi sulla base delle proprie esigenze o seguendo gli input forniti dagli utenti o da comitati interfunzionali.
Infine c’è la capacità dell’azienda di trasferire i
benefici dell’It che impatta nei processi aziendali (amministrazione &
controllo e servizio clienti in primis) e contribuisce all’innovazione nel post
vendita, mentre un ruolo importnte viene assegnato alle tecnologie It
strutturali come il Web, tecnologie di elaborazione, di rete e storage.

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