L’Ict in classe? Va bene, però…

I dati sono confortanti. 91 insegnati su 100 utilizzano il pc e 43% lo adopera anche per presentare le lezioni

Forse gli insegnanti sono più tecnologici di quel che pensiamo. Soprattutto se stiamo a guardare i dati dell’indagine “Didattica e tecnologie” che fa parte del rapporto Aie (associazione italiana editori) secondo la quale 91 insegnanti su 100 sanno usare il pc. In più il 66% utilizza i computer per preparare le lezioni e il 43% lo adopera anche per presentare le lezioni. L’indagine dell’Aie, poi, approfondisce tramite interviste con ottanta docenti “tecnologici” che utilizzano al massimo pc e Internet e spiegano quali sono secondo loro i vantaggi principali.

L’Ict è uno strumento vicino ai giovani, il lavoro diventa più stimolante, si possono personalizzare i materiali per le classi sono alcuni dei principali motivi di soddisfazione elencati dai docenti che ritengono anche importante il fatto di utilizzare materiali con una grafica più accattivante e di avere in questo modo una maggiore abbondanza di materiale da utilizzare per l’insegnamento.
Nonostante i professori intervistati siano tecnologicamente avanzati qualche dubbio però esiste. “L’esito – osserva un docente – è quello di un pericolo di una superficialità non derivante dai cd, a volte molto ben fatti, ma dal fatto che averli lì e visualizzarli fa sembrare ai ragazzi di sapere già tutto”. E poi, aggiunge un altro “ho visto una nuova edizione della Divina Commedia in due cd, ma dubito si possa utilizzare in classe. Le immagini, è vero, restano più impresse ma si perde l’esercizio della lettura, della riflessione”.
Opinioni che aprono la strada alla successiva domanda che indaga quali siano le criticità dell’utilizzo delle nuove tecnologie.
La rima risposta è di tipo logistico. “E’ difficile prenotare strumenti e laboratori” dicono in molti, mentre altri puntano l’accento sulla scarsità delle dotazioni scolastiche, la possibilità che gli studenti copino i file e se li passino fra loro così come che si interessino poco ai contenuti. La superficialità delle lezioni è un altro forte dubbio, corroborato dal fatto che secondo alcuni gli studenti alla fine si distraggono di più.

Per ovviare a questi problemi si chiedono soprattutto materiali dedicati ad argomenti specialistici, simulazioni, approfondimenti tematici e test di autovalutazione, mentre in fondo alla classifica ci sono i video. Probabilmente gli studenti la pensano in modo diverso.

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