Licenziamenti e pessimismo per Cognos

La recessione statunitense fa un’altra vittima. La software house canadese annuncia la ristrutturazione, per cercare di non chiudere in rosso il trimestre.

Lo sviluppatore, quotato a Toronto e al Nasdaq, Cognos riduce le sue stime di fatturato e utile per il primo trimestre fiscale. È la seconda volta, per la software house canadese, in mezzo alle preoccupazioni per l’andamento dell’economia nordamericana. La revisione al ribasso arriva insieme alla notizia del licenziamento del 10% della forza lavoro mondiale, una misura che Cognos non riesce a rimandare nonostante un atteggiamento più “cauto” sulle vendite in Europa. Le soluzioni Cognos vengono utilizzate ovunque nel mondo per l’accesso e l’analisi di grandi volumi di informazioni aziendali, ma la base di clienti della società risiede al 65% negli Usa. Ron Zambonini, amministratore delegato della compagnia, ammette che il difficile quadro economico ha influito in modo negativo sulla spesa di questi clienti, specialmente nei contratti di valore superiore al mezzo miliardo di dollari. I fatturati del primo trimestre, chiuso al 31 maggio, si collocano dunque in una fascia stimabile tra i 106 e i 110 milioni di dollari, contro i 119 previsti a inizio aprile. A fronte di questo volume d’affari, Cognos ritiene di poter andare in pareggio o registrare un leggera perdita, non superiore ai 4 centesimi di dollaro per azione.

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