Libero? Open source? No, meglio Floss

Le definizioni software libero e open source hanno significati differenti tra loro.

Software libero e open source. Si tratta di una differenza sostanziale, che non tutti hanno ancora compreso. Oggi queste due filosofie di utilizzo dei sorgenti fanno capo a movimenti e valori sostenuti differenti. L’espressione "software libero" si riferisce all’arbitrio lasciato all’utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. In particolare, è possibile eseguire il programma per qualsiasi scopo, adattarlo alle proprie necessità, redistribuire copie e migliorarlo. Quindi, non esiste alcuna restrizione legale al suo utilizzo. L’open source è, di fatto, una metodologia di sviluppo che prevede la messa a disposizione della comunità del codice sorgente di un’applicazione, perché chiunque ne ha interesse possa intervenire apportando miglioramenti che siano immediatamente disponibili per tutti. Dire che Linux è un software open source equivale, pertanto, a dire che è possibile ottenere gratis copie del suo codice sorgente, Quest’ultimo è disponibile liberamente e pubblicamente, anche se esistono specifici accordi di licenza che stabiliscono quanto è permesso fare con quel codice. Di recente, si è deciso per una definizione politically correct, riassunta nella formula Floss (Free/libre and open source software), che tenta di fare da ombrello su questo variegato universo.

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