L’hi tech non abita più solo nella Silicon Valley

Il New York Times proclama la fine del monopolio tecnologico. La Vecchia Europa guadagna spazio

La Silicon Valley perde qualche colpo a favore della Vecchia Europa. E le
start up tecnologiche oggi non è detto che debbano nascere per forza in
California. E’ quanto sostiene il New York Times che, raccontando di un meeting
fra aziende tecnologiche in Germania, coglie l’occasione per segnalare quanto la
cultura della valle californiana sia ormai presente anche in Europa. Quello che
il Vecchio continente, e in particolare l’Italia, non è ancora riuscita a
ricostruire completamente è quell’incrocio fra talento, venture capital e
università che sta alla base del successo della Silicon Valley.



Comunque sia, osserva Yossi Vardi,
imprenditore israeliano e finanziatore di Icq poi acquistato da America online
che ha partecipato al Digital life design di Monaco, “L’epicentro rimane la
Silicon Valley ma questo ha creato un’ondata di innovazione che ormai raggiunto
il mondo intero”
.
Basta ricordare cosa sta combinando Niklas Zennstrom il cofondatore di Kazaa
prima e di Skype poi che è stato recentemente acquistato da eBay.



Non contento di avere assestato duri colpi
all’industria musicale con p2p e ai carrier telefonici con Skype che oggi ha il
4,4% delle chiamate a lunga distanza, lo svedese Zennstrom ha appena lanciato
Joost, un peer to peer per i video online. E poi c’è Netvibes in Francia che
permette di personalizzare la start page del pc e ha ricevuto 15,5 milioni di
dollari da un venture capital della Silicon Valley. Il fondatore ha svolto il
suo apprendistato nel mondo hi tech in California e poi è tornato in Francia
dove si è ispirato alla semplicità del mondo Mac per lanciare il suo nuovo
servizio. L’amore per la valle più tecnologica del mondo però è rimasto tanto
che Netvibes ha aperto i battenti anche a San Francisco.


Fra i primi investitori della società
francese
c’è anche quel Martin Varsavsky che sta a Madrid
che con Fon vuole creare un network di hot spot Wi-fi. Secondo Varsavsky, tra
l’altro, le società tecnologiche del Vecchio continente sono generalmente più
sofisticate di quelle Usa. E l’Italia? L’ultima novità arriva da Silvio
Scaglia
, il fondatore di Fastweb, che ha deciso di lanciare un’altra
start up, Babelgum. La nuova società intende recuperare in rete, su richiesta
degli utenti, tutti i video che riguardano un determinato argomento.
L’operazione avviene attraverso un software da scaricare e si ripaga con la
pubblicità che potrà colpire in modo molto mirato gli utenti.


Babelgum si affianca a società come Rebtel, Truphone, JaJa e Dailymotion,gli
altri nomi che dall’Europa si stanno facendo largo e confermano l’opinione di
molti secondo la quale il vantaggio dei first mover della Silicon Valley non è
più così grande.


Anche perché, azzarda Gerald Haag ex executive di Amazon che
ha fondato un sito di aste, racconta di quella start up partita dalla California
per arrivare in Europa che dopo due settimane si è trovato una versione tedesca
del suo sito realizzata dalla concorrenza. Internet annulla le distanze, anche
per la Silicon Valley.

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