Lezioni di Web per le aziende da Wired

"Il sito web è l’unica via di salvezza per le aziende". E’ con queste parole, a metà strada fra lo stimolo e la provocazione, che Gianroberto Casaleggio, amministratore delegato della software house Logicasiel, ha dato il via al …

"Il sito web è l’unica via di salvezza per le aziende". E’ con
queste parole, a metà strada fra lo stimolo e la provocazione, che
Gianroberto Casaleggio, amministratore delegato della software house
Logicasiel, ha dato il via al dibattito Net Evolution, che si è tenuto a
Milano.
Il convegno, che ha visto la partecipazione di maitre a penser del calibro
di Gianni Riotta (presente con un intervento registrato) e dell’ex numero
uno di Omnitel Silvio Scaglia, è stato per Logicasiel l’occasione per
presentare la propria visione sull’economia digitale che, stando a quanto
sta accadendo negli ultimi mesi, sta prendendo piede anche in Italia.
In un lungo intervento, Casaleggio ha delineato l’offerta della sua
società, che vede nel web uno dei canali di vendita e comunicazione
principali per le aziende.
Ma l’intervento più interessante del convegno è stato senza dubbio quell
o
di June Cohen, la neworkese vicepresidente della testata americana Wired,
che ha ripercorso le tappe fondamentali di uno dei progetti web di maggior
successo al mondo per offrire ai presenti una chiave di lettura sui
meccanismi che regolano la nuova economia della rete.
"Nel mondo di Internet è più importante creare un’audience che
realizzare un fatturato"
, ha dichiarato June Cohen. "Lavorando con
Internet, è essenziale pensare più a quello di cui gli utenti hanno
bisogno, piuttosto che a quello di cui ha bisogno il promotore del sito. Lo
dimostrano i recenti trascorsi di borsa: le "dotcom company" (le aziende
che hanno creato con la rete il proprio successo, ndr) non vengono valutate
dal mercato in base al fatturato che generano, ma in base a quanto varranno
domani. E questo dipende strettamente dall’audience che sono riuscite a
creare intorno a sé".
Nel corso dell’intervento tenuto a Milano, June Cohen ha inoltre
sottolineato l’importanza dell’innovazione in questo settore. "Quanto
abbiamo aperto il sito Hotwired nel 1994, ovvero la stessa settimana in cui
Netscape ha lanciato la prima versione del suo browser Navigator, abbiamo
di fatto inventato il banner come strumento pubblicitario. Dopodiché siamo
stati i primi a consentire la personalizzazione del sito: gli utenti
potevano colorare a piacere la propria pagina web, anche se in effetti
nessuno lo voleva fare. Anche le partnership, che sono oggi uno degli
strumenti più importanti nella net economy, non esistevano. E’ stato con
questo tipo di sperimentazioni che il sito di Hotwired è diventato quello
che è oggi"
.

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