Lexmark, il colore irrompe in azienda

In anteprima la società presenta nel proprio head quarter di Lexington la nuova offerta di stampanti e multifunzione a colori

Il colore nel comparto delle stampanti laser sta conoscendo finalmente il successo che merita. Questo almeno è il messaggio forte di Lexmark, basato sugli audit effettuati nelle aziende di ben 150 paesi del mondo, in cui il produttore americano è presente e che gli hanno consentito di arrivare a un fatturato 2006 di 5,1 miliardi di dollari. Presso l’head quarter di Lexington (Kentucky) della socetà, abbiamo assistito alla presentazione della nuova gamma di printer, multifunzione e soluzioni per la stampa, disponibile in Italia a partire dal mese di giugno. Durante l’evento, ha tenuto banco il lancio per il mercato consumer e Soho dei modelli Wi-Fi, in grado di connettersi al pc o a una rete locale senza bisogno di alcun cavo, ma basandosi sull’ormai noto standard 802.11g. Ma anche sul lato professionale, e per il comparto dedicato alle grandi aziende, sono stati presentati diversi nuovi modelli tra printer e multifunzione laser a colori, e ampio spazio è stato dato alle soluzioni studiate e realizzate dal colosso americano per affrontare e vincere le problematiche tipiche dei dipartimenti di stampa delle grandi aziende.


«L’esigenza di utilizzare il colore anche per i grossi volumi di stampa, si pensi alle brochure, ai grafici finanziari, alla pubblicità, hanno spinto le aziende a investire su stampanti più performanti – afferma Paul Rooke, executive vice president della divisione Soluzioni e Servizi di Stampa -. Consequenziale è il ribasso dei prezzi delle laser a colori oggi sul mercato».


Durante l’evento abbiamo intervistato Gary Bourland, vice president Worldwide Solutions, Services Strategy & Support e gli abbiamo chiesto il motivo per cui Lexmark si è limitata a implementare il Wi-Fi solo nei modelli consumer e Soho. «A eccezione dei grandi colossi aziendali, che fin da subito si sono dotati di stampanti molto performanti infischiandosene dei prezzi esorbitanti – ha risposto Bourland – ci sono voluti parecchi anni prima che le aziende capissero le potenzialità e l’opportunità di dotarsi delle stampanti laser a colori. Per quel che riguarda l’implementazione del Wi-Fi sulle macchine aziendali mi aspetto lo stesso atteggiamento. Noi siamo già pronti, come si evince dalla gamma consumer appena presentata. Ma la mia esperienza mi dice che per le aziende ci vorrà un po’ di tempo prima di vincere alcune perplessità, peraltro infondate, legate ad aspetti come la sicurezza o la funzionalità».


Soluzione software di controllo


Considerando che prima di assurgere ai massimi livelli dirigenziali in Lexmark, Gary Bourland ha fatto per anni il consulente, gli abbiamo chiesto quali sono i problemi legati alla gestione dei processi di stampa che affliggono oggi una grande azienda, e quali le soluzioni di Lexmark. «Sembrerà paradossale – ha osservato Bourland – ma ciò che noi riscontriamo tutti i giorni nelle aziende che richiedono il nostro intervento è un grande desiderio di liberarsi della carta e ridurre la dipendenza da essa». Strano discorso in effetti per un’azienda che produce stampanti, ma Bourland non ha dubbi: «Vincere gli sprechi e quindi risparmiare risorse e denaro è oggi più che mai fondamentale. E in una grande azienda vi sono molti spazi su cui agire. Tra questi lo studio di come vengono utilizzati gli strumenti per la stampa, che ricordo sono le periferiche che richiedono di gran lunga più energia per il loro funzionamento. E poi il luogo in cui sono posizionati, il fatto che possano stampare fronte e retro o che vi sia la possibilità di settare a monte la qualità dell’output. Inoltre, avere sotto controllo i flussi di stampa, fino al più piccolo particolare, è una misura vincente e sono i risultati che ce lo dicono».


Il riferimento di Bourland è, in particolare, a Fleet View, la soluzione software di controllo fornita da Lexmark per il monitoraggio delle attività della “flotta” di stampanti in dotazione all’azienda.


«Fleet View, e in generale i cruscotti di controllo dei processi di stampa – ha concluso Bourland – sono strumenti che vanno di pari passo con la dotazione delle stampanti. Se non si controlla il rendimento di ogni singola stampante della rete e il modo con cui viene utilizzata dai dipendenti, che a loro volta vanno formati nel loro approccio con questi dispositivi, è impossibile ottimizzare i processi».


Nuove proposte per le imprese


Durante lo show case svoltosi presso gli stabilimenti di Lexmark, a Lexington (Kentucky),abbiamo avuto modo di verificare il funzionamento di alcuni tra i nuovi modelli presentati, come il X502n, un 4in1 (stampa, copia, scanner e fax) in grado di stampare 31 pagine al minuto in bianco e nero e 18 pagine a colori, caricabile con 250 fogli di default e dotato di una risoluzione 1.200×600 dpi (stampa) e 1.200×1.200 dpi (scanner); o la dipartimentale X945e che, con le sue 45 pagine monocolore al minuto e 40 pagine a colori, nonché la capacità di stampare e scandire in formato A3 (oltre ad A4), può gestire qualsiasi tipo di esigenza aziendale. In generale tutti i modelli hanno dimostrato estrema affidabilità, anche sotto sforzo, e una confortante semplicità di utilizzo, oltre a una presenza elegante (ex punto debole di Lexmark) e compatta che si adatta a qualsiasi ufficio. Oltre ai due modelli citati, la nuova gamma, che sarà disponibile in Italia a partire da giugno, comprende anche la X782e (Print, copy, fax e scan), la X940e (print, scan, fax), la C782n (Printer), la X500n (Print, copy, fax e scan) e la C780n (Printer).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome