L’evolution di Anixter

Qualificate le presenze alla tappa milanese di Evolution 2001, la manifestazione organizzata da Anixter per gli specialisti delle reti, siano essi in azienda o presso le terze parti. Oltre cinquecento gli iscritti, in massima parte registrati sin dalle …

Qualificate le presenze alla tappa milanese di Evolution 2001, la
manifestazione organizzata da Anixter per gli specialisti delle reti,
siano essi in azienda o presso le terze parti.
Oltre cinquecento gli iscritti, in massima parte registrati sin dalle
prime ore del mattino, in modo da non perdere il primo seminario
intitolato "L’infrastruttura di rete cablata e wireless di prossima
generazione" tenuto da Marco Desiati di Anixter.
Forte l’affluenza anche alla parte espositiva, dove erano presenti
tredici tra i pricipali partner della società di distribuzione, per
la precisione: 3Com, Apw, Avaya Communications, Belden, Cisco
Systems, Corning Cable Systems, Fluke Networks, Lucent Technologies,
Nortel Networks, Panduit, Physical Networks, Rittal e Tyco/Amp.
Le infrastrutture e il cablaggio, in particolare, la fanno da
padroni, ma non poteva essere altrimenti vista la lunga tradizione
che Anixter può vantare nel settore. A tal proposito, nel corso di
un’intervista che comparirà quanto prima su www.netstime.com, Livio
Fasiani, presidente per Europa e Asia di Anixter ha dichiarato:
"Si può dire che il cablaggio strutturato è impostato su linee
guida create da Anixter". Fasiani ha inteso ribardire, in questo
modo, la missione della propria azienda che non vuole proporsi come
"semplice" distributore, ma "vuole fare opinione e guidare la
tecnologia".
Proprio la forte compentenza tecnologia, la missione nel training e
la capacità di combinare queste caratteristiche con l’esperienza di
un grande distributore, unitamente alla presenza internazionale, sono
tra i punti di forza che hanno permesso ad Anixter di raggiungere,
negli ultimi due anni, importanti successi. In particolare, Fasiani
ha tenuto a sottolineare il forte impulso arrivato dalla nuova unità
dedicata alle public network, che, in poco più di un anno, ha
realizzato il 15% del fatturato complessivo. E’ un buon momento per
le telecomunicazioni e, secondo Fasiani, non sarà un fenomeno
temporaneo, perché le infrastrutture andranno continuamente
aggiornate e ampliate per far fronte alle future esigenze.

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