L’Europa contro Mci WorldCom

Lunedì scorso il commissario dell’Unione Europea Mario Monti si è detto orientato a respingere la proposta di acquisizione di Sprint da parte di Mci WorldCom qualora le due aziende non dovessero apportare alcuna modifica al loro piano di …

Lunedì scorso il commissario dell’Unione Europea Mario Monti si è
detto orientato a respingere la proposta di acquisizione di Sprint da
parte di Mci WorldCom qualora le due aziende non dovessero apportare
alcuna modifica al loro piano di fusione. Nel corso di una conferenza
stampa Monti ha precisato che se entro il 12 luglio prossimo WorldCom
non avanzerà una nuova proposta (e finora, ha specificato risentito,
di proposte non ne sono arrivate), la conseguenza non può che essere
quella di "suggerire alla Commissione di proibire l’operazione". Le
autorità su entrambe le sponde dell’oceano hanno già manifestato la
loro preoccupazione nei confronti dell’accordo tra il secondo e terzo
gestore di traffico interurbano degli Stati Uniti. Le due aziende
sono tra le poche a disporre di un backbone Internet in fibra su
scala planetaria e ciò solleva parecchie perplessità nei guardiani
antimonopolio. Monti ha reso noto di aver discusso della questione
una settimana fa, con il capo dell’antitrust americana Joel Klein. Il
commissario ha anche detto che le "misure correttive" eventualmente
avanzate potrebbero a questo punto essere prese in considerazione
solo "in circostanze eccezionali". A un giornalista che gli ha
chiesto se tra queste "circostanze" rientrerebbe l’ipotesi di un
gestore come Deutsche Telekom, capace di acquistare le attività long
distance o Internet di Sprint-Worldcom, Monti ha risposto
negativamente. Aggiungendo però che l’esistenza di un compratore non
può nemmeno essere considerata irrilevante.

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