L’esperienza degli utenti

Le testimonianze di chi usa da tempo la videocomunicazione confermano una maggior facilità e immediatezza di operare

Le aziende dell’It dovrebbero avere una posizione privilegiata nell’adozione di nuove tecnologie per lavorare in modo più produttivo. Eppure non sempre è così, almeno nei primissimi tempi in cui l’innovazione viene introdotta in azienda.


L’approccio di Ca


Ca, che ora sfrutta in modo massiccio la videocomunicazione per le attività intraziendali, «all’inizio, quando abbiamo introdotto il video accanto al telefono, l’accoglienza è stata piuttosto tiepida – spiega Massimo Vecchio, dipartimento Global Information Services di Ca, regional manager South and Central Europe -. Negli ultimi anni abbiamo condotto allora una campagna di informazione interna per far capire i vantaggi della videoconferenza e ora praticamente è il sistema più usato per comunicare tra i dipartimenti. Utilizziamo soluzioni Tandberg, che sono state installate dal distributore locale. L’investimento per la sala centrale è stato inferiore ai 15.000 euro ma ci sono soluzioni da 500-600 euro. Poi ci sono voluti ancora circa 2.000 euro per il cablaggio della sala, che può fare anche da snodo per collegare fino a 4 sedi». Si può, inoltre, attivare la videoconferenza anche con i clienti o fornitori ma solo su Isdn per questioni di sicurezza. «I vantaggi li vediamo soprattutto quando occorre condividere documenti su cui deve collaborare un gruppo di lavoro – conclude Vecchio – e nel caso degli homeworker che devono coordinarsi da casa con il proprio team che invece è in ufficio. Anche la formazione interna diventa più veloce e immediata, come pure il training dei clienti per l’utilizzo delle nostre soluzioni, consentendoci di essere più vicini all’utenza finale».


Clementoni


È dal 2003 che Clementoni, la più grande produttrice italiana di giochi, utilizza le soluzioni di videoconferenza Aethra per le riunioni interaziendali. Clementoni, infatti, vanta oltre quaranta anni di attività sul mercato, arrivando, oggi, a essere presente in 56 paesi. La sede centrale è a Recanati (Macerata), le sedi estere sono in Francia, in Spagna, in Germania e a Hong Kong. «Gli stabilimenti di produzione si trovano a Hong Kong, mentre la progettazione dei giocattoli viene realizzata in Europa – spiega Stefano Clementoni, responsabile Asia e Hong Kong Clementoni -. E ci siamo avvicinati alla videoconferenza durante il periodo della Sars per evitare di recarci presso gli stabilimenti localizzati proprio nelle aree a rischio. I dipendenti, infatti, si rifiutavano di andare sui siti produttivi. Dopo Hong Kong abbiamo iniziato a usare la videocomunicazione anche per l’Europa. Possiamo vedere fisicamente i prodotti senza spostarci dalla sede. Così facendo abbiamo tagliato molti dei viaggi, senza compromettere la produttività, anzi incrementandola. È come se avessimo avvicinato le sedi distaccate all’headquarter. Da un’emergenza Sars, abbiamo scoperto un nuovo modo di lavorare, più veloce ed efficiente». Alcuni prototipi richiedono, infatti, un esame accurato e se ogni volta dovessero essere inviati dalla sede in Italia a quella di Hong Kong e viceversa si allungherebbero notevolmente i processi in quanto si perderebbero circa tre giorni solo per la spedizione. La possibilità di utilizzare la document camera, ossia lo strumento collegato al sistema di videocomunicazione che consente di inquadrare i prodotti nel dettaglio studiando anche i particolari più piccoli e di avere la precisa percezione dei colori, dei tessuti e dei materiali utilizzati grazie alla qualità video, rende possibile modifiche tempestive, consentendo all’azienda di essere più competitiva sul mercato. «Per me la videocomunicazione rappresenta uno strumento quotidiano di lavoro, tanto che nei miei biglietti da visita vicino al recapito telefonico e all’indirizzo e-mail c’è il numero di videoconferenza – conclude Stefano Clementoni -. In più la gestione via Ip ci fa abbattere i costi legati alla rete di Tlc. Finora non abbiamo mai avuto problemi con il sistema e comunque l’assistenza è veloce ed efficiente».


Fastweb


Fastweb, oltre a essere fornitore di servizi per la videoconferenza in alta definizione, è anche fruitore esso stesso della videocomunicazione. Il 70-80% delle circa 1.000 chiamate interne giornaliere sono effettuate in multiparty tra più sedi e hanno sostituito in toto le riunioni, anche se si tratta di sedi vicine. «La disponibilità di banda ci consente di usare al meglio la tecnologia Hd – spiega Marco Sabatino, responsabile mercato servizi videocomunicazione Fastweb -. D’altra parte noi siamo nati con l’Ip e l’alta definizione ci consente di essere veramente di fronte al nostro interlocutore, vedendone anche le rughe. È utilizzata a tutti i livelli, non solo dal top management. Il vantaggio è evidente e va al di là della semplice eliminazione della trasferta. Il lavoro è molto più snello, le decisioni sono immediate, anche grazie alla facilità d’uso. Un aspetto fondamentale è il fatto che non bisogna delegare qualcuno che faccia da portavoce di un progetto o da intermediario. Non ci sono più filtri perché i diretti responsabili di un lavoro o di una soluzione possono parlare, interfacciandosi con i colleghi delle altre sedi e interagendo direttamente con l’intero team, ovunque si trovi. Questo consente di risolvere i problemi in un un’ora, quando magari prima occorrevano 3-4 incontri su più giorni. Ridefinendo i processi abbiamo fatto crescere la produttività e oggi siamo diventati un modello anche per altri operatori di Tlc».


Università Uninettuno


L’Università Telematica Uninettuno, con 25.000 studenti iscritti, è stata tra i primi atenei in Italia che hanno saputo cogliere l’opportunità che la videocomunicazione offre per studiare senza limiti di spazio e tempo. Le lezioni sono impartite senza vincoli di sede e orario proprio grazie al supporto tecnologico, Tv e internet. Uninettuno ha costruito in questi anni un modello nuovo di insegnamento basato sul sistema didattico telematico del Consorzio Nettuno-Network per l’Università Ovunque. Con questo metodo decine di migliaia di studenti italiani e stranieri hanno conseguito la laurea direttamente dalle Università italiane aderenti al Consorzio. Le videolezioni si possono seguire sia sul sito www.università-nettuno.it ma anche su Rai Nettuno
Sat 1, disponibile 24 ore su 24.


«Lo studente ha a disposizione un vero e proprio ambiente didattico virtuale – spiega Anna Maria Garito, rettore di Uninetttuno – in cui docenti e tutor hanno la loro pagina in cui pubblicare i “learning object”, ossia le videolezioni digitalizzate con bookmark che consentono il collegamento ipertestuale e multimediale con libri, bibliografie ragionate, testi di esercizi e sitografie selezionate. Questo modello è frutto di un’analisi attenta del linguaggio interattivo digitale. Non si può usare un linguaggio generalista e ogni professore deve preparare le sue lezioni in modo da renderle fruibili tramite le nuove tecnologie a disposizione. Il supporto televisivo, inoltre, spiana la strada verso una democratizzazione del sapere».

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