L’esercito a caccia di volontari. Anche con i videogiochi

Ubisoft presenta il suo ultimo titolo in un palazzo dell’Esercito. Che coglie l’occasione per auspicare una forte collaborazione con le software house

L’esercito cercherà nuovi soldati anche attraverso i videogiochi? Pare di
sì, almeno stando a quanto ha dichiarato ieri Pasquale Patruno il colonnello che
ha partecipato alla presentazione del nuovo gioco di Ubi Soft, “Brothers in Arms Road to hill 30”, che si è tenuta a Palazzo Cusani a Milano dove ha sede il Comando militare territoriale.

Presente in qualità di padrone di casa e
di esperto di videogiochi di guerra, Patruno ha ricordato che con la fine della
leva l’esercito è ora a caccia di volontari
che possono essere reclutati anche attraverso la realizzazione di videogame ad hoc. Un’operazione già tentata con successo negli Stati Uniti dove le forze armate hanno attivamente collaborato alla realizzazione di America’s army, un videogioco di ottimo livello, che ha il compito di trasmettere i valori dei soldati a stelle e strisce.
“Siamo aperti alla collaborazione con tutte
le software house”
, ha dichiarato Patruno che ha parlato anche del
possibile sviluppo di un videogame che esalti le attività di pacekeeping
dell’esercito italiano.

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