L’equo compenso fa fiorire il mercato grigio dei Cd-r

28 giugno 2004 I masterizzatori sono ormai presenti sui nuovi modelli di pc in vendita, gli scambi su Internet di file musicali sono in crescita, eppure il mercato dei cd registrabili crolla. E’ l’effetto della normativa sull’equo compenso (destinato a …

28 giugno 2004 I masterizzatori sono ormai
presenti sui nuovi modelli di pc in vendita, gli scambi su Internet di file
musicali sono in crescita, eppure il mercato dei cd registrabili
crolla
. E’ l’effetto della normativa sull’equo compenso (destinato agli
autori di opere dell’ingnegno tramite la Siae) che, secondo l’Associazione
sistemi e supporti multimediali italiana (Asmi), ha portato a un crollo del
mercato del 60%. Contemporaneamente fiorisce il mercato grigio
che non paga l’Iva e l’equo compenso. Secondo i dati dell’Associazione dai circa
ottanta milioni di pezzi del secondo trimestre 2003 siamo scesi a 20-30 milioni di
cd di quest’anno. In totale nel 2003 sono stati venduti 210 milioni di Cd-r
mentre le previsioni per quest’anno parlano di meno di cento milioni di pezzi.


Il problema, secondo Mauro Santi, presidente Asmi e amministratore delegato
di Verbatim, è che l’equo compenso è superiore al valore del
cd
. “Il legislatore – dichiara al Sole24ore Santi – non ha
considerato il rapido deprezzamento su scala industriale del valore del bene. Da
qui la nostra richiesta di applicare una “levy” di valore percentuale al prezzo
di vendita”
. Attualmente la levy per un’ora di registrazione è di 0,19
euro, una quota seconda in Europa solo a quella francese che è di 0,26 euro. Il
fenomeno ora potrebbe estendersi anche ai Dvd-r. Minore gettito per l’erario,
minori introiti per i negozianti e per le case produttrici sono le conseguenze
dell’espandersi del mercato grigio che secondo Santi supera il 50% del mercato
italiano dei supporti digitali.

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