L’ecommerce? Provalo con eBay

Un modo per approcciare il commercio elettronico senza caricarsi di costi. Un paio di storie di successo

16 marzo 20004 La Rete offre la possibilità di
verificare la possibilità di business particolari o semplicemente di testare
l’e-commerce senza impegnarsi in grandi investimenti. Basta fare un salto su
eBay, il principale sito di aste online dove è possibile, per
esempio, vendere quelle macchine un po’ datate rimaste in magazzino che proprio
non si riesce a dare via. Come è ovvio vista la struttura industriale del nostro
Paese eBay in Italia punta molto sulle piccole e medie imprese che possono
utilizzare il sito come canale alternativo di vendita, o per piazzare (al giusto
prezzo) l’invenduto allargando in questo modo il giro della clientela.


E’ più o meno quello che hanno fatto quelli della Mb Multimedia per i quali
eBay è diventato parte integrante della normale attività di vendita. Piccola
società specializzata nella vendita di materiale informatico
nuovo e usato in fine serie, ex noleggio o promozionale e da poco, anche Dvd.
Mediamente ogni mese hanno attive su eBay 150 inserzioni e il numero, grazie al
nuovo canale Dvd, è destinato a salire. “Ormai”, dice Diego,
“abbiamo clienti in tutta Italia, isole comprese. Ciascuno dei 4 componenti
di MB Multimedia, a vario titolo, si occupa delle aste su eBay. Io faccio le
inserzioni e seguo l’asta, ma poi c’è chi verifica i pezzi, imballa,
spedisce…”
Un piccolo successo dovuto anche al fatti che tutti i prodotti,
anche quelli usati, sono coperti da garanzia.


Veronica e Francesco, invece, ci hanno provato con i
videogame. Partono con eBay e arrivano ad aprire anche un
negozio a Firenze. “Grazie a eBay, che oggi costituisce il 50% dei nostri
guadagni, riusciamo a colmare l’assenza di offerta presente in molte parti
d’Italia e del mondo”
. I due dedicano almeno mezza giornata ad eBay, hanno
allargato la loro offerta anche agli accessori e a tutto il vintage
elettronico
e hanno raggiunto un livello di specializzazione tale da
permettergli di proporre su ciascuna piattaforma nazionale gli oggetti più
adatti. “Ormai spediamo in tutto il mondo. Ogni settimana partono pacchi per
gli Stati Uniti e il Canada, ma abbiamo venduto perfino in Brasile e Tasmania.
La cosa più incredibile, però, è stato vendere i videogiochi ai
giapponesi”
.

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