L’eco compatibilità fa breccia anche nello storage

Forse un mondo più green è ancora lontano, ma sicuramente il tema dell’eco compatibilità è ben chiaro nella strategia dei principali fornitori di soluzioni storage. Evidentemente i vendor It si sono resi conto che così non si può andare avanti ancora p …

Forse un mondo più green è ancora lontano, ma sicuramente il tema dell’eco compatibilità è ben chiaro nella strategia dei principali fornitori di soluzioni storage.

Evidentemente i vendor It si sono resi conto che così non si può andare avanti ancora per molto, dopo che la McKinsey, in uno studio recente, ha accusato i data center di contribuire all’effetto serra nella stessa misura degli aerei.
Così Vittorio Sanvito, Product marketing manager StorageWorks Division di Hp nota che «le aziende sono più attente a introdurre nel proprio ambiente It tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e capaci di ridurre l’impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica. Dal canto suo Hp punta all’eco compatibilità in particolare nello storage, come dimostrano i nuovi modelli enterprise dell’area midrange (Eva) che possono arrivare a far risparmiare nei data center anche il 50% dei costi di raffreddamento e alimentazione».
Ibm è sulla stessa lunghezza d’onda: «Continueremo ad avere una grande attenzione alle soluzioni verdi – commenta Sergio Resch, System Storage Platform advocate di Ibm Italia. – Da notare che ciò si realizzerà sull’intero ciclo dei prodotti, dalla produzione, all’utilizzo e alla dismissione finale».
Anche Roberto Salucci, Solutions Consultant di Hitachi Data Systems ritiene fondamentale la riduzione dei consumi energetici dei data center e sottolinea come la virtualizzazione abbia un impatto positivo non solo sulla riduzione del Tco ma anche sul risparmio energetico.

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