Le tecnologie che nel 2005 potrebbero migliorare l’ambiente di lavoro

Un’analisi dettagliata di come le innovazioni It, che progressivamente vengono adottate dalle aziende, possono aiutare i dipendenti ad affrontare meglio l’operatività quotidiana. Certo è che tutti, chi più chi meno, dovranno fare i conti con un mondo in continua evoluzione.

L’ambiente di lavoro, così come lo conosciamo, sta subendo una trasformazione fondamentale: le aziende sono, infatti, chiamate a rispettare standard superiori e integrare processi di business end-to-end in modo da poter rispondere velocemente a qualunque richiesta dei clienti, opportunità di mercato o minaccia esterna. È un po’ il concetto che in gergo viene chiamato dell’on demand (su richiesta, secondo necessità). Dal canto loro, i dipendenti sono stimolati a essere più produttivi nel contesto del lavoro che svolgono quotidianamente.


Negli ultimi anni abbiamo imparato che le persone non possono essere semplicemente rimpiazzate dalla tecnologia: le aziende riconoscono il ruolo assolutamente essenziale delle persone per il buon andamento di un’attività, indipendentemente dalla qualità dell’automazione dei processi di back-end. La produttività organizzativa può essere massimizzata rafforzando i metodi d’interazione, comunicazione e collaborazione, riunendo sistemi informativi differenti in un unico ambiente di lavoro on demand. Man mano che la tecnologia continua a svilupparsi, possiamo prevedere che l’ambiente e il modo in cui lavoriamo continueranno a modificarsi ed evolvere. L’impatto di questi cambiamenti non riguarderà solamente le aziende di tutto il mondo, ma anche la vita lavorativa quotidiana dei dipendenti. Quali sono, dunque, le novità che attendono il personale delle aziende nel 2005? Ecco qualche previsione che mi piacerebbe vedere realizzata negli ambienti di lavoro.

La comunicazione business sarà promossa dal tocco personale dell’interazione umana attraverso tecnologie collaborative. Il 2005 vedrà le aziende di ogni dimensione iniziare a riconoscere i vantaggi delle soluzioni di “presence awareness” (riconoscibilità della presenza sul posto di lavoro) e di altre tecnologie collaborative dedicate a chi lavora all’interno di più uffici o è privo di una scrivania propria. Questo passaggio vedrà l’abbandono delle tecnologie che distraggono l’utente dai suoi compiti e la conseguente adozione di soluzioni che permettono di disseminare le informazioni con il minimo sforzo nell’ambito di intere organizzazioni o di team di persone.

Una società di lavoratori priva di classi inizierà a emergere come conseguenza dell’accesso universale alla tecnologia. Le aziende inizieranno a operare per distribuire le informazioni al proprio personale in maniera omogenea e uniforme. I cosiddetti “knowledge worker” (lavoratori della conoscenza, ovvero il personale impiegatizio di più alto livello, con compiti non semplicemente operativi) saranno affiancati da altri utilizzatori non tradizionali di posta elettronica, come per esempio commessi di negozio o addetti agli impianti di produzione, all’interno di comunità online, facendo così in modo che nelle aziende si sviluppino gruppi di lavoratori realmente privi di classi, grazie all’accesso alle tecnologie di collaborazione e comunicazione.


Gli utenti finali si riapproprieranno delle caselle di posta elettronica intasate dagli “spammer”. Gli sforzi condotti nel 2003 e 2004 per contrastare il fenomeno del cosiddetto spamming (ovvero, una comunicazione di marketing intensiva, indiscriminata e inappropriata via posta elettronica a numeri molto grandi di utenti che non hanno richiesto di riceverla) saranno utilizzati come base per una costante fase di miglioramento e precisione delle soluzioni It e dei processi degli utenti finali. Ne deriveranno risparmi superiori e maggiore produttività, man mano che la gestione della posta elettronica riguarderà il volume dei messaggi, piuttosto che lo spamming. Gli utenti potranno eliminare i messaggi indesiderati, occupandosi di gestire solamente quelli effettivamente significativi.

La sicurezza sarà sempre più razionale e meno avvertibile. Nel 2005 sperimenteremo un impressionante salto in avanti nei metodi e nelle pratiche di sicurezza, con un impatto sull’accesso all’informazione da parte degli utenti finali: per esempio, i processi di sicurezza come il “single sign-on” (registrazione unica, che identifica e autorizza una sola persona all’uso) continueranno a diffondersi nei prodotti software. Cosa ancora più importante, gli utenti continueranno a trarre vantaggio dal grado di sicurezza superiore senza accorgersi dei cambiamenti che intervengono a livello back-end.

Praticamente ogni applicazione collaborativa, dalla posta elettronica all’instant messaging e agli e-meeting, sarà disponibile su dispositivi palmari. Sempre più aziende permetteranno ai propri dipendenti di accedere a informazioni, applicazioni, colleghi, sistemi telefonici e via dicendo, attraverso dispositivi palmari. La diffusione dei Pda permetterà di lavorare in maniera più agile. Il 2005 vedrà, inoltre, un’espansione della connettività wireless man mano che aumenteranno le aziende dotate di una reale agilità e mobilità per i loro dipendenti. Per esempio, le informazioni accessibili in ufficio saranno raggiungibili anche dallo stand di una fiera o durante la visita a un cliente o aspettando un aereo.

Prodotti basati su standard aperti favoriranno l’integrazione trasparente delle applicazioni software business-critical. Poiché gli standard aperti rendono l’accesso all’informazione assai più portabile tra piattaforme (che è poi il concetto della cosiddetta “interoperabilità”) e tra dispositivi di natura eterogenea, oltre a permettere ai clienti di integrare in modo trasparente applicazioni differenti, possiamo attenderci di vedere un significativo incremento del numero di prodotti software e delle piattaforme middleware, che permettono agli utenti di spostarsi da un’attività all’altra in maniera rapida ed efficiente.

La formazione diventerà parte integrante degli ambienti di lavoro aziendali. Mentre le aziende continuano a concentrarsi sul miglioramento delle prestazioni, l’e-learning diverrà parte integrante delle organizzazioni e permetterà al personale di ricevere un valore reale e immediato dalle competenze altrui. I programmi di formazione saranno orientati con più precisione alla soddisfazione dei dipendenti e alla creazione di esperti di business.


Il successo ultimo nella performance di un’azienda dipende dalla capacità della sua forza lavoro di operare secondo modalità più rapide ed efficienti. Dall’evoluzione del personale in termini di produttività e creatività fino ai vantaggi legati a una maggiore efficienza e flessibilità dell’organizzazione del lavoro, i benefici previsti qui elencati per il 2005 saranno considerevoli e il loro impatto non potrà essere sottostimato.

Ken Bisconti

vice president of Workplace Products
for Lotus Software

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