Le smart card Cp8 di Bull passano a Schlumberger

L’americana Schlumberger ha avviato trattative esclusive con Bull per acquisirne la filiale dedicata allo sviluppo di carte a microprocessore e denominata Cp8. La transazione si dovrebbe concludere per un cifra di circa 375 milioni di dollari, probabil …

L’americana Schlumberger ha avviato trattative esclusive con Bull per
acquisirne la filiale dedicata allo sviluppo di carte a
microprocessore e denominata Cp8. La transazione si dovrebbe
concludere per un cifra di circa 375 milioni di dollari,
probabilmente entro il mese di marzo. Questo valore non sembra
soddisfare gli analisti internazionali, che ritengono Cp8 in grado di
valere fino a 100 milioni di dollari in più. In effetti, si tratta di
un’attività profittevole, che lo scorso anno ha contribuito per il 5%
al giro d’affari complessivo di Bull (3,8 miliardi di euro).
Per il gruppo transalpino, quest’operazione rientra nella più
generale strategia che la sta portando progressivamente e separarsi
dalle attività considerato non strategiche. L’area delle smart card
era stata messa sul mercato già a partire dallo scorso novembre, ma
poi ha preso il sopravvento la necessità di scorporare e rendere
autonome le attività maggiormente strategiche, ossia i servizi e
l’hardware. Peraltro, questo progetto non sarà portato a compimento
che entro la prossima estate, per cui non si conoscono le ragioni
della vendita anticipata. Bull ha in effetti perso 288 milioni di
euro lo scorso anno e si prepara a un altro deficit per questo
esercizio, ma il bisogno di liquidi non appariva troppo urgente.

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