Le proposte di Assinform

Pierfilippo Roggero, presidente di Assinform, sintetizza le proposte che Assinform sta portando sul tavolo di discussione del Governo. Obiettivo aggregare l’Ict e far chiarezza sul piano industriale.

Quattro conclusioni e due somme sulla prima giornata di lavoro a Ict trade le tira Pierfilippo Roggero, qui nella veste di presidente Assinform. A partire da ciò che ritiene fondamentale per il nostro Sistema Paese, ovvero un piano industriale per “capire dove noi come Paese vogliamo investire. Identifichiamo i settori trainanti (turismo, sanità trasporti o che altro…) e su questi investiamo e facciamo in modo che investano anche aziende internazionali. Perché qui è sempre più forte anche il rischio di disinvestimento”.
Roggero non fa che riassumere velocemente alla platea di Ict Trade le proposte che Assinform sta per proporre ufficialmente al Governo. Che comprendono anche uno studio per l’aggregazione delle imprese. “Nel nostro settore – fa osservare Roggero riprendendo un dato lanciato da Mattia Losi giornalista del Sole 24 Ore – ci sono 75mila aziende. Queste dobbiamo fare in modo che si aggreghino per poi raggiungere un buon livello di competitività”. E a Sirmi lancia pubblicamente una proposta: “Aiutateci a creare una base di aggregazione per questo settore”. Cuzari coglie l’appello e ringrazia.
Ma c’è ancora un punto che sta a cuore al presidente di Assinform. Ed è quello dell’internazionalizzazione. Che ha due fronti. Il primo deve “aiutare le imprese italiane a implementare soluzioni che possono facilitare l’internazionalizzazione”. Il secondo è un Ict italiana che deve aggregarsi, ancora una volta, per proporre “soluzioni, applicazioni, servizi e tecnologie per i mercati esteri”.
“L’It non può nascere da un decreto, né può solo vivere di supporti del Governo – conclude Roggero – ma è bene che serva da stimolo alla produttività e all’incremento della competitività” e allo sviluppo – aggiungiamo noi – di nuovi ragionamenti che trovino applicazioni pratiche e veloci. Come quelle emerse da questa prima giornata di trade per il mondo dell’Ict. Ma il bello deve ancora venire

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