Le Pmi investono in Web e security

Una ricerca di Idc presentata durante la due giorni di Assintel dedicata all’innvoazione traccia un bilancio non esaltante

“Governare L’Innovazione” è il titolo della
convention di Assintel che per un paio di giorni ha visto l’associazione
nazionale delle imprese Ict, alcune tra le principali aziende del settore It e
gli analisti di mercato confrontarsi sul ruolo strategico e sulle opportunità
dell’Information technology per rilanciare la competitività delle Pmi italiane.


Nell’occasione sono stati presentati i dati di una ricerca
condotta da Idc su un campione di cinquecento imprese, che analizza lo sviluppo
del mercato It e l’evoluzione della domanda delle Pmi. Lo studio ha evidenziato
che il Made in Italy, per mantenere la propria capacità competitiva, si trova ad
affrontare una serie di sfide e per sopravvivere molte aziende sono state
obbligate a intraprendere percorsi di sviluppo differenti, quali ad esempio la
diversificazione dei canali di sbocco, un incremento dei volumi, della qualità
dei prodotti e del design, la differenziazione della gamma di prodotti o
addirittura una maggiore specializzazione entrando in un mercato di nicchia.


Gli investimenti nell’It sono quindi il motore per favorire
il recupero della competitività aziendale, uno strumento fondamentale per
operare all’interno dell’impresa, una risorsa che porta vantaggi in termini di
efficacia (raggiungimento degli obiettivi), di efficienza (ottimizzazione della
gestione dei processi e delle attività aziendali), di controllo (monitoraggio
delle attività e dei risultati raggiunti). Sempre secondo Idc le previsioni di
investimento in soluzioni informatiche delle Pmi per i prossimi 12/18 mesi
riguardano prevalentemente la sicurezza (il 18% prevede di lanciare nuovi
progetti mentre un ulteriore 40% ha già in corso iniziative); il sito Web (il
17% prevede nuove attività e il 38% è già attivo in questo ambito); gestione
documentale e dei contenuti (16% hanno in previsione progetti, mentre il 24% se
ne sta già occupando). Si investirà meno, invece, nell’ecommerce e nella Supply
chain management.


Fra i principali prodotti hardware
che le aziende prevedono di acquistare nei prossimi mesi, il pc è in testa nelle
scelte (il 72% dei rispondenti ne prevede l’acquisto), seguito dalla stampante
(57%). Si fanno strada investimenti consistenti anche in area server (48%), e
infrastrutture di rete e storage. Le figure interne alle imprese, coinvolte
nelle scelte di investimento in soluzioni informatiche sono prevalentemente il
titolare o l’amministratore dell’azienda, seguito dal responsabile It. Secondo
la società di ricerca l’Italia rimane comunque il peggior mercato europeo che
non sembra offrire segnali di ripresa consistenti. Tra il 2005 e il 2008 la
spesa in Information technology registrerà un incremento medio annuo del 2,4%,
posizionandola come fanalino di coda tra i paesi europei.

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