Le nuove reti, nelle parole dei Ceo

I “timonieri” di Siemens Communications e Juniper Networks hanno parlato della nuova convergenza del networking, fatta di open standard e multifunzionalità.

Due Ceo, di altrettante società di networking (Siemens Communications e Juniper Networks) hanno parlato negli ultimi giorni, nel contesto dell’Interop di Las Vegas. E, attenendosi al tema richiesto, hanno dato la loro visione della convergenza, prendendo come punto di partenza la complessità delle reti esistenti, concetto che negli Usa ultimamente amano raffigurare con la metafora degli spaghetti.


Le “spaghetti networks”, secondo la vulgata tecnologica statunitense sarebbero le nostre reti aziendali, frutto di un affastellamento di tecnologie, dispositivi, cavi e non cavi. Insomma, il prodromo di una necessità: quella della convergenza.


Secondo il ceo di Siemens Communications, Andy Mattes, le attuali reti, difformi e molteplici, abbinate agli altrettanto numerosi e differenti dispositivi di comunicazione, creano difficoltà proprio nel campo di una comunicazione eterogenea, per via della mancanza di un’interfaccia comune.


E’ per questo che Mattes auspica l’avvento della rete Ip di seconda generazione, una struttura basata sugli open standard che, tra l’altro, darà ai Cio la possibilità di realizzare risparmi nell’implementazione e nella gestione delle infrastrutture.


La nuova possibilità garantita dall’Ip di seconda generazione è insita nel concetto di servizio: si tratta di reti che istituzionalizzano ed espandono il tema del provisioning, anche delle infrastrutture.


Il Centrex, ovvero il sistema che consente di dirigere, da un centro unificato, varie reti di più utenti, è l’emblema di questa visione.


E Siemens si sta muovendo in questa direzione, non solo con i Centrex (come quelli utilizzati da Colt, anche in Italia, per fornire servizi di VoIp), ma anche introducendo dispositivi che abilitano temi come le comunicazioni permission-based (il brand è LifeWorks), che trattando come un unicum i dispositivi (telefoni mobili e fissi, Pda e laptop) tramite un’unica interfaccia, abilitano gli utenti alla comunicazione in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.


Anche il Ceo di Juniper ha trattato il tema delle “spaghetti network”, svolgendolo sotto il profilo della multidimensionalità. Concetto che va applicato a utenti e soluzioni per trarne non solo un sintomo di complessità e di eterna esigenza di convergenza delle reti, ma anche per individuare la tipologia di fornitore a cui l’azienda dovrebbe riferirsi.


Secondo Scott Kriens, infatti, il problema sta in mano sia al fronte d’offerta (che deve eternamente favorire la convergenza delle reti), ma anche all’utenza, che deve saper riconoscere i vendor che in questo contesto sono da ritenersi strategici, quelli cioè che si mettono alle spalle il senso della proprietarietà delle strutture e lavorano nella direzione dell’apertura, fatta dalla collaborazione industriale, basata su partnership e open standard.


Secondo Kriens, il fornitore credibile di tecnologia abilitante la convergenza delle reti è colui che si occupa anche di risolvere temi che assillano gli It manager, come quelli della perfomance delle applicazioni che risultano dal consolidamento di un data center. O come le implicazioni che provengono alle reti dalle normative di regulatory compliance, specie in materia di sicurezza.


Insomma, per Kriens, il vendor di infrastrutture di networking non può essere più avulso da una logica di ragionamento e sviluppo di soluzioni a due vettori: multidimensionale (utenti) e multifunzionale (dispositivi utilizzati).

E le azioni che Juniper ha condotto ultimamente, vanno proprio a confermare questa direzione, come le acquisizioni di Peribit Networks (società che produce tecnologia per l’ottimizzazione delle Wan) e di Redline Networks (che sviluppa tecnologia per le applicazioni di fruizione dei datacenter) o come l’iniziativa enterprise Infranet, tesa alla costruzione di un complesso di policy e controlli per la gestione delle reti, o, ancora, come la partnership con Avaya per l’Ip telephony.

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