Le imprese Ict a caccia di laureati

Un’analisi di Unioncamere fotografa la situazione dell’Information and communication technology

28 settembre 2004 Incrociando i dati del Registro
delle imprese e del sistema informativo Excelsior, Unioncamere fotografa la
situazione dell’Ict che comprende oltre 89mila imprese con quasi 364mila
dipendenti. Cresciute a un ritmo ben superiore alla media
(29,1% in quattro anni a fronte del 8,5% del totale delle imprese italiane), le
aziende del settore informatico e delle telecomunicazioni sono pronte a dare
lavoro a quasi 22mila persone nel 2004 e, soprattutto secondo l’indagine, decise
a premere l’acceleratore dell’innovazione, acquisendo profili professionali ad
alta specializzazione e con un solido curriculum, sia sotto il profilo
formativo, sia per quanto riguarda le esperienze lavorative maturate.




Lombardia e Lazio guidano la classifica delle
presenze. Le imprese catalogate sotto la voce produzione di macchine per ufficio
ed elaboratori (4.305 le aziende registrate a fine giugno 2004), evidenziano un
tasso di crescita molto elevato (35,3% in quattro anni) soprattutto nel
Trentino Alto Adige ma anche in Calabria e Sardegna. La
crescita dell’occupazione, contenuta (+1,3% per complessivi 4.797 nuovi posti di
lavoro a fronte dell’1,7% del 2003) e in linea con quella media nazionale, vede
però le imprese del settore acquisire un maggior numero di laureati rispetto al
2003. Quest’anno, infatti, la percentuale di laureati richiesti dalle imprese è
aumentata dell’11,1% (nel 2004 costituisce il 39,6% delle assunzioni previste,
contro il 28,5% del 2003). In maniera speculare diminuisce il numero dei
diplomati (saranno il 53,7% dei nuovi dipendenti a fronte del 66,3% del 2003).
Tra i “segni particolari” richiesti dalle aziende, la giovane età (il 32,8%
delle entrate dovrebbe interessare 25-29enni) e l’esperienza, soprattutto se
specifica (richiesta per il 63,8% dei nuovi assunti), meglio ancora se pari o
superiore ai tre anni.


Tuttavia, una quota importante di assunzioni (il 44,9% delle entrate, valore
superiore di otto punti percentuali alla media nazionale) è considerata dalle
aziende di difficile reperimento. Delle 8.670 lauree richieste entro il 2004, la
componente più significativa interessa gli indirizzi informatico e delle
telecomunicazioni
(3.221 unità), ingegneria elettronica ed
elettrotecnica (2.326) e l’indirizzo statistico (1.411). Tra i diplomi, i più
ricercati sono quelli con indirizzo amministrativo-commerciale (4.917) e
informatico (4.340). Sotto il profilo delle professioni, programmatori
informatici (4.292), ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni (2.290) e
specialisti in informatica (1.389) sono i più ricercati tra i laureati. Quanto
ai diplomati, il 2004 offre buone opportunità ai tecnici informatici (2.087), ma
anche ai tecnici della contabilità e assimilati (1.966). Tra le
professioni esecutive
, invece, le imprese dell’Ict prevedono di
assumere principalmente addetti ai call center (2.245) e operatori office nella
gestione dati (1.056).

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