Una risposta alle esigenze di scalabilità proposte dagli sviluppatori enterprise su Java potrebbe arrivare, nel futuro prossimo, dai costruttori di database. Oracle, Informix, Ibm e Sybase stanno lavorando per fornire velocità e flessibil …
Una risposta alle esigenze di scalabilità proposte dagli sviluppatori
enterprise su Java potrebbe arrivare, nel futuro prossimo, dai costruttori
di database. Oracle, Informix, Ibm e Sybase stanno lavorando per fornire
velocità e flessibilità per lo sviluppo e l'implementazione di
applicazioni, aggiungendo anche interoperabilità, portabilità e capacit
à
object, utili per far crescere il commercio sul Web.
Abbiamo già riferito (su "Linea EDP On Line del 17/4) dell'intenzione di
Oracle di dotare il prossimo upgrade 8.1 del proprio database di
un'autonoma Java Virtual Machine (Jvm), dal nome in codice di Aurora, e del
supporto agli Enterprise JavaBeans (Ejb). Il leader è stato seguito a ruot
a
da Informix e Sybase. La prima estenderà le potenzialità di Dynamic Serv
er
entro la fine dell'anno, mentrela seconda integrerà funzionalità Java ne
lla
prossima edizione di Adaptive Server Enterprise.
Per quanto riguarda Ibm, è più probabile che aggiungerà una Jvm e il
supporto Ejb solo all'application server e non all'intero aggiornamento
previsto per Db2 Universal Database, allo scopo di evitare possibili
incompatibilità fra le applicazioni e la varie Jvm che nasceranno. Già n
el
1996, Big Blue aveva integrato il supporto Jdbc (Java Database
Connectivity) in Db2, per consentire agli sviluppatori di creare pagine Web
e applicazioni Java con accesso diretti ai dati Db2.
Mentre Ibm punta l'attenzione sulla compatibilità, Oracle e Informix
sembrano più interessate alle prestazioni e alla gestibilità connesse
all'integrazione della Jvm nel database.
Entrambi gli approcci non sembrano per ora risolvere i dubbi di un'utenza
che ancora si chiede se un database guidato da Java sia in grado di reggere
le esigenze di transazioni ad alte prestazioni.